«Svincolo Saronno Sud, nessuna paralisi per il progetto»

Attesa per fine anno la sentenza del Consiglio di Stato sul futuro politico della città. L’assessore regionale Cattaneo precisa che il commissario prefettizio ha tutte le funzioni per poter decidere

«Se il Consiglio di Stato conferma l’annullamento delle elezioni, il progetto dello Svincolo proseguirà comunque nel proprio iter burocratico». Lo conferma l’assessore regionale alle infrastrutture e Trasporti, Raffaele Cattaneo. C’è molta attesa, quindi, a Uboldo dopo il commissariamento del Comune, avvenuto dopo la sentenza del Tar che aveva accolto il ricorso del Centrosinistra di Uboldo, annullando così il risultato elettorale dello scorso mese di maggio. Risultato che portò alla guida della città il 25enne Lorenzo Guazzetti della lista civica Uboldo al centro.

Ora Guzzetti e la sua squadra hanno presentato ricorso al Consiglio di stato, il cui giudizio sarà inappellabile. Non è stata presentata, invece, la richiesta di sospensiva del commissariamento: «I tempi del Conisglio di Stato dovrebbero essere abbastanza brevi – spiega Guzzetti – era inutile perdersi in altri cavilli burocratici, aspettiamo la nuova sentenza».
Sentenza per cui non è ancora stata fissata una data, ma che molto probabilmente potrebbe arrivare nella prima decade di dicembre, al più tardi entro Natale.

L’attenzione particolare alla situazione di Uboldo è dovuta soprattutto al progetto del nuovo svincolo autostradale, cosiddetto Saronno Sud. Progetto ostacolato per anni dalla precedente amministrazione di centrosinistra, ma a cui, poche settimane dopo l’investitura, Guzzetti e la sua squadra avevano dato parere favorevole.
In questi giorni si sarebbe dovuta svolgere una conferenza dei servizi a Roma, ma non si è effettuata proprio per la situazione politica confusa che sta vivendo la città. «Il progetto era già stato rinviato al Ministero per una decisione finale – spiega l’assessore regionale Cattaneo -. Lo svincolo è un progetto importante per il territorio e se si dovesse procedere con la parte burocratica, va sottolineato che il commissario prefettizio ha tutte le funzioni per poter decidere quale linea prendere. Non vedo dove sia il problema. Se il Consiglio di Stato confermerà la sentenza del Tar, non ci sarà alcuna paralisi sul progetto. Si proseguirà nell’iter già programmato».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Novembre 2007
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