Cassa integrazione nelle piccole imprese, anticipa la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate

Un’iniziativa sul territorio, con il territorio e per il territorio, in coerenza con i valori ispiratori dell’azione quotidiana. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate saluta con soddisfazione la firma, avvenuta stamane nella sede centrale di Busto Garolfo, dell’accordo sull’anticipo della cassa integrazione straordinaria con Confindustria e Confartigianato Alto Milanese. Hanno firmato per la Bcc il presidente Lidio Clementi, per gli industriali il presidente del gruppo Piccola Industria Eugenio Camera Magni e per Confartigianato il presidente Edmiro Toniolo. 

Si è trattato di un "bis" di quanto già visto martedì a Ville Ponti a Varese, solo che questa volta Bcc procede in proprio ad un accordo con le maggiori organizzazioni di categoria e accentua ulteriormente il carattere di intervento sul territorio di riferimento. Un fondo di solidarietà "rotativo" da 2 milioni e 520mila euro, valido per tutto il 2009,  permetterà di anticipare ai lavoratori la cassa integrazione straordinaria (Cigs) il 10 di ogni mese nelle piccole e micro-imprese. Queste non disponendo di fondi adeguati chiedono il pagamento diretto all’INPS ma i tempi sono lunghi, anche di vari mesi prima che si completino le pratiche e giungano i soldi. A fare da "ponte", o da "rete" reddituale nel senso circense, è la Bcc. Il tutto senza un solo centesimo di costo a carico di lavoratori e imprese. 

I Comuni interessati sono, in ordine alfabetico: Arconate, Arluno, Buscate, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Castano Primo, Cerro Maggiore, Cuggiono, Dairago, Inveruno, Legnano, Magnago, Nerviano, Nosate, Parabiago, Rescaldina, Robecchetto con Induno, San Giorgio Su Legnano, San Vittore Olona, Turbigo, Vanzaghello, Villa Cortese. Un territorio ampio, con quasi 250.000 residenti e un tessuto produttivo in lotta quotidiana con la crisi. Le imprese ammesse sono quelle con sede legale o operanti nei citati Comuni, che non abbiano più di cinquanta dipendenti e non abbiano in corso procedure fallimentari o concorsuali, e che in data succesiva alla sottoscrizione avvenuta oggi del protocollo d’intesa richiederanno la Cigs, anche in deroga, con richiesta di pagamento diretto. L’aiuto della Bcc si applicherà anche al settore artigiano ove si utilizzi lo strumento dei contratti di solidarietà.

Il tetto previsto di versamento per il singolo è di 900 euro mensili per un massimo di sette mesi; a seconda dei tempi piò o meno lunghi prima che l’Inps subentri nei pagamenti potranno accedere da 900 a 1800 lavoratori del settore industriale ed artigiano altomilanese. L’erogazione dell’accredito al lavoratore avverrà tramite un conto corrente dedicato da aprire presso la Bcc stessa, a spese zero e interessi zero per tutto il periodo della cassa integrazione; il dipendente potrà poi tranquillamente, se lo desidera una volta ricevuto l’ultimo accredito, chiudere questo conto senza alcuna spesa aggiuntiva. Nè vi saranno spese aggiuntive per le imprese: la Bcc si farà carico anche dell’imposta di bollo.