Crisi, aumento di richieste ai Centri per l’impiego
Alle strutture della Provincia che offrono i servizi per lavoratori e aziende si è rivolto il 14,8 per cento di utenti in più rispetto al 2007
Gli effetti della crisi economica si fanno sentire anche sul nostro territorio. Lo dicono anche i dati registrati negli ultimi mesi dai Centri per l’Impiego della Provincia di Varese, strutture che offrono gratuitamente servizi per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, testimoniano difficoltà crescenti sia sul fronte dei lavoratori sia su quello delle aziende.
Le persone che nel corso del 2008 si sono rivolte ai Centri per l’Impiego per inserirsi nell’elenco anagrafico, operazione necessaria per il riconoscimento dello stato di disoccupazione e quindi per usufruire dei servizi, sono state 22.458, con un incremento pari al 14,8% rispetto al 2007.
In particolare, i dati evidenziano che le iscrizioni ai Centri per l’Impiego, a partire da marzo 2008 risultano costantemente superiori ai dati dell’anno precedente, con un netto picco a dicembre, mese in cui solitamente si registrava un fisiologico calo delle attività.
«L’inizio del 2009 sembra purtroppo confermare questa tendenza – ha commentato l’assessore provinciale al Lavoro e Politiche Giovanili Alessandro Fagioli – Nel periodo dicembre-gennaio in più di un’occasione le code per le iscrizioni sono state significative, tanto che alcuni Centri hanno dovuto effettuare l’orario continuato e prolungare gli orari di apertura per soddisfare le richieste di tutte le persone presenti. Fenomeno confermato dai dati: complessivamente, in questo ultimo bimestre, si sono iscritte presso i Centri 5.563 persone, il 43,7% in più rispetto ad un anno fa».
Un dato confermato anche dal numero totale delle persone iscritte ai Centri per l’Impiego a fine dicembre 2008, pari a 53.595 con un incremento rispetto al 2007 del 12,3%.
A rivolgersi ai Centri per l’Impiego nel corso del 2008 sono state persone con una precedente esperienza lavorativa (90,5%), in prevalenza le donne (58,4%), di età inferiore ai 29 anni (33%) con un titolo di studio inferiore al diploma (60,1%).
Per supportare questi lavoratori e lavoratrici nella ricerca di una nuova occupazione sono cresciuti in maniera significativa anche i servizi erogati. Sono infatti stati effettuati 20.577 colloqui di accoglienza, praticamente alla quasi totalità dei nuovi iscritti, finalizzati a ricostruire il percorso formativo e professionale, a individuare disponibilità, capacità e vincoli e a identificare i servizi necessari a favorire il reinserimento lavorativo in base ai diversi profili e alle diverse esigenze, a cui si aggiungono 1.399 colloqui specialistici di approfondimento.
Nonostante la crisi, non si registra invece una flessione significativa sul fronte dei servizi alle aziende.
Nel corso del 2008 sono 1.372 le aziende che si sono rivolte alla rete dei Centri per l’Impiego per richiedere il servizio di preselezione, cioè la possibilità di avere, gratuitamente, una rosa di nominativi di persone iscritte nell’elenco anagrafico che rispondano al profilo professionale ricercato
A fronte di una diminuzione delle aziende “clienti (-7,9% rispetto al 2007), non sono invece diminuiti i posti di lavoro complessivamente messi a disposizione, pari a 2.533, che registrano invece un limitato incremento (+1,7%). Le segnalazioni di nominativi rispondenti al profilo effettuate dal servizio di preselezione dei Centri per l’Impiego sono state complessivamente 10.019 (+7,1%), con una media di circa 4 nominativi per ogni richiesta delle aziende.
In crescita anche i tirocini, nel 2008 pari a 1059 (+10,66) che hanno coinvolto complessivamente 929 tirocinanti (+13,57%). Si tratta di un’esperienza della durata media di 3,6 mesi, che ha coinvolto in prevalenza i giovani (i tirocinanti con età fino ai 32 anni sono il 92,6%), diplomati o laureati (66,40%), che si sono inseriti in prevalenza nel settore dei servizi (78,8%) e che, per quanto riguarda i tirocini attivati lo scorso anno, a tre mesi dalla fine del tirocinio, nel 70,5% dei casi si è conclusa con un inserimento in azienda e nell’11,2% con la decisione di riprendere il percorso di studi.
Questi sono solo i principali servizi erogati dai Centri che svolgono un’attività più ampia finalizzata all’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Si pensi ad esempio alla gestione delle doti lavoro e all’attività di rete con le realtà del territorio.
«Anche in questo momento di difficoltà i Centri per l’Impiego si stanno rivelando un’importante risorsa non solo per i lavoratori e le lavoratrici, che possono trovare un supporto qualificato per fare il punto sulla propria situazione e progettare il percorso più idoneo per reinserirsi nel mondo del lavoro, ma anche per le aziende – ha concluso Fagioli – Mi preme sottolineare che il livello dei servizi erogati a favore delle aziende è in continua crescita. Ormai possiamo contare su uno "zoccolo duro" di circa 1.200 aziende fidelizzate che se devono assumere si rivolgono in via prioritaria ai Centri per l’Impiego, sia per la qualità del servizio, sia per il vantaggio economico che questo comporta. La scelta dell’amministrazione provinciale è infatti quella di fornire gratuitamente anche alle aziende i servizi in questione: un modo indiretto di finanziare il sistema economico e produttivo. Una volta tanto possiamo parlare di un ritorno concretamente misurabile di tipo economico dei servizi svolti da una pubblica amministrazione».
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