Legge antikebab, l’assessore: “Disponibile a deroghe”
Salvatore Giordano, titolare della delega al commercio, ritiene che la legge penalizzi soprattutto le gelaterie e chiede alla categoria di fargli una richiesta qualora ravvisino necessità di cambiamenti
Si fa una legge dove c’è un’esigenza, ma dove non esiste il bisogno legiferare, più che chiarire la situazione, può solo mettere in difficoltà. E’ da questa premessa, che parte l’assessore a commercio Salvatore Giordano, per spiegare che, a Varese, non si sentiva proprio il bisogno della legge regionale antikebab (chiusura alla una, divieto di mangiare fuori dal locale su una panchina o tavolino posizionata dal negozio stesso): “Chiudono tutti all’una o al massimo mezz’ora dopo, che bisogno c’era di andare a regolamentare un settore che già si regolamenta da sé? Se il problema era a Milano, doveva essere quel comune a pensarci”.
L’assessore arriva a una conclusione che potrebbe aprire nuovi scenari in città: “Non ho ancora letto al legge, ma mi pare che colpisca soprattutto le gelaterie e quasi per nulla i kebab, che tra l’altro in alcuni casi hanno anche la licenza per la somministrazione. Dunque, è soprattutto alla categorie degli artigiani e dei gelati in particolare che mi rivolgo, se da parte loro viene ravvisata una esigenza di deroghe rispetto alla legge regionale, mi facciano una richiesta, e io li riceverò volentieri: ne parleremo insieme e vedremo di trovare una soluzione, da parte mia c’è la disponibilità”.
Anche per la questione degli orari e delle panchine dei gelati? “Per gli orari di sicuro, io non ho sentito di proteste legate agli assembramenti dai gelatai, in realtà il problema si presenta solo nel centro storico e per i bar, che sono un altro tipo di attività commerciali”. Già, assessore, ma i bar sono proprio quelli che segnalano una disparità di trattamento. E cioè, chi ha un bar dove fare il bagno dei disabili, ad esempio, e tante altre prescrizioni, che agli artigiani non sono richieste, ed è per questo che quelle categorie reagiscono e dicono: la gelateria mette panchina e tavolino, ma non potrebbe, lo fa con una occupazione di suolo pubblico, cioè con un escamotage. Che rispondete? “Beh, è vero che i commercianti hanno maggiori adempimenti, ma la gelateria dà solo il gelato e francamente non può dire ai clienti di andarsene, la gente staziona comunque, o magari sa che fa? Si siede nella seggiola del negozio a fianco. Insomma ci vuole buon senso”.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Lina Hepper su La Provincia di Varese studia un gestore unico dei rifiuti: "Una strategia a lungo termine per anticipare il futuro"
Cloe su Quattro eccellenze varesine premiate dai Travelers' Choice 2025 di TripAdvisor
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.