Povero Dario, “caduto in servizio” a tre giorni dalla fine
Uno strano incidente ha costretto al ritiro il bustese Dario Andriotto, gregario di fiducia di Stefano Garzelli. Era al suo ultimo Giro d'Italia, lo ha concluso all'ospedale
Questa proprio non ci voleva. Il nostro amico Dario Andriotto che stava correndo la terz’ultima tappa del suo ultimo Giro d’Italia è stato vittima di un incidente assurdo e si è dovuto ritirare. Quasi non ci credevo quando me lo hanno detto: il "drugo" (lo chiamiamo così) era andato all’ammiraglia per prendere le borracce quando il suo manubrio si è agganciato allo specchietto. La bici si è fermata, lui ha proseguito in piedi (!) strisciando con gli scarpini sull’asfalto, tenuto per un braccio dal direttore sportivo. Purtroppo però gli è uscita la spalla: il medico gliel’ha sistemata ma il dolore era troppo e si è dovuto ritirare. Ora è all’ospedale per accertamenti.
Una sfortuna colossale: stava crescendo di condizione e puntava a far bene nella crono di Roma visto che lui è stato in passato un ottimo corridore contro il tempo. Peccato davvero, meritava di finire il Giro perché un gregario vecchio stile come Dario (foto) è sempre utilissimo per il proprio capitano e gli altri compagni. A uno così non hai bisogno di dare ordini: sa sempre dove bisogna mettersi, è sempre pronto a consegnare la borraccia di acqua fresca o a mettersi davanti all’uomo di classifica per proteggerlo. Ha un difetto e ve lo svelo: è un piangina! Si lamenta sempre, dice che fa fatica a stare al passo del gruppo e che non ce la fa più, salvo essere sempre al proprio posto a battagliare. E negli anni scorsi dopo essersi lamentato mi staccava regolarmente…
In bocca al lupo Drugo: visto che hai la patente per guidare i bus, l’anno prossimo ti ingaggio per guidare il motorhome della squadra!
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