“Se la pietanza non mi piace ci sputo sopra”

Ester risponde ai tanti commenti di solidarietà, ma anche di critica alla sua presa di posizione dopo un licenziamento

La vicenda di Ester, la giovane operaia licenziata da un’azienda di Stabio ha sviluppato un acceso dibattito tra i lettori. Gabriella ha raccontato un’altra sua visione dell’ambiente di lavoro. I commenti in questi giorni sono cresciuti ed Ester si è sentita chiamata in causa ed ha scritto nuovamente una lettera che pubblichiamo integralmente.

Vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno scritto, commenti positivi e non.
Grazie di cuore perchè sia nel bene che nel male non mi avete fatto sentire sola.
Le mie ormai "ex" colleghe che in questi giorni mi sono state vicine e mi hanno anche ringraziato per l’articolo da me scritto. Mi dispiace per quelle che si sono sentite offese perchè in realtà lo scopo era tutt’altro… ho voluto descrivere la mia ultima giornata lavorativa credendo si notasse il tono sarcastico mettendo in evidenza quelle piccole cose quotidiane che a me ad altre facevano come dire "stare un pò male".
Ho voluto scrivere per tutte quelle mie colleghe che, non avendo una compagna per il "carsharing" devono pagare mensilmente 60chf per il parcheggio (moltissime non possono prendere la navetta offerta dalla ditta perchè magari avendo i bambinin piccoli devono avere la loro macchina a disposizione per ogni evenienza) oltre alla baby sitter, al mutuo, all’asilo nido e le bollette a fine mese. Tolto ciò non credo sia comunque bello essere vincolate nel decidere su come e con chi andare a lavorare. E’ ovvio anche che non serve essere diplomate per sapere come si scrive BANCA, voleva essere una presa in giro proprio per tutte quelle persone "sopra di noi" che sanno ben poco delle loro operaie e che fanno riferimento ad una o due vedendo le altre come numeri non sapendo, appunto, che altre come me sono diplomate e altre adirittura laureate.
Non si smette mai di imparare infatti in questi due anni (più per le colleghe che per il lavoro in sè) ho imparato tantissime cose, ho conosciuto un sacco di ragazze fantastiche con le quali è nata una bella amicizia e che mi porterò nel cuore per sempre. Persone con le quali ho passato le giornate migliori a ridere, cazzeggiare e per le quali spesso mi è pesata meno la monotonia del mio lavoro anche perchè fare sempre e solo batterie sai che palle…! Grazie a loro ho anche imparato a cucinare!
Non pensavo suscitasse tanto scalpore soprattutto perchè quella lettera è una cosa mia che parla della mia giornata e del mio licenziamento, ho voluta scriverla anche per stare vicina a tutte quelle altre colleghe licenziate che martedì pomeriggio piangevano disperate e non sapevano dove sbattere la testa, incazzate nere per essere sempre andate a lavorare, anche con la febbre, per essere state sempre puntuali e per aver fatto sempre la produzione per cosa poi?! Visti i risultati per niente.
Finora la crisi l’avevo sempre vissuta attraverso il telegiornale o l’esperienza di alcuni conoscenti e quando martedi sono stata licenziata ho pensato di affrontarla con positività cercando di guardare ambedue le facce della medaglie. Mi rendo conto che a molte persone la crisi oltre a togliere lo stipendio ha tolto anche l’umanità. Si dice che il lavoro nobilità l’uomo e lo rende diverso dagli animali.. Sinceramente non mi piaceva lavorare in una fabbrica otto ore a fare la stessa cosa, propio no ma nonostante ciò per due anni ho fatto il mio dovere sapendo che a fine mese ci sarebbero stati i conti da pagare e ora che questo capitolo è stato chiuso cerco di essere ottimista e guardare al futuro.
Chiusa una porta si apre un portone? Speriamo. Finora sono serena perchè a conti fatti sò di non aver perso molto i soldi sono importantissimi e noi tutte lo sappiamo ma la felicità non h prezzo. Mi avete scritto che ho sputato nel piatto in cui ho mangiato, mah alla fine sono stata licenziata perciò non si addice tanto questo detto, fosse stato il contrario ci poteva stare.
Mi dispiace molto che qualcuna in particolare si sia guadagnata cinque minuti in più di ulcera per una lettera che ripeto voleva essere tutt’altro..
Non sempre ciò che si perde ci mancherà.

Mi dispiace non sia stato colto lo spirito con cui è stata scritta, anche perchè era dedicata soprattutto a voi ragazze.
E comunque sè la pietanza non mi piace ci vomito pure sopra.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 30 Maggio 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.