Twitter e le “altre” impronte virtuali
Anche a Varese esplode Twitter: e voi sapete cinguettare? Mentre in Italia cresce la passione per il nuovo social network, in molti sono diventati amici di VareseNews, per ricevere gratuitamente tutte le ultime notizie: ovunque
Prendete un elenco di contatti in stile Facebook, comunicategli esperienze personali e pensieri come si fa sui blog, mischiate con un messenger o con il cellulare e limitate il tutto ai 140 caratteri in salsa SMS. Ecco, ora avete ottenuto la nuova moda del web: Twitter.
Forse ci avrete capito poco, eppure di Twitter avrete sentito sicuramente parlare. Questo nuovo servizio, che negli ultimi giorni sta sfidando Facebook in popolarità, è il più celebre sito di microblogging. Il microblogging è una versione più asciutta del blog, e ci dà la possibilità di scrivere pensieri veloci, di massimo 140 caratteri, e consegnarli automaticamente a tutti gli amici che ci seguono su Twitter.
Per iniziare a twittare (o, in italiano, cinguettare) dobbiamo iscriverci gratuitamente al sito Twitter.com, e iniziare a rispondere alla domanda "Cosa stai facendo?". Si può rispondere a questa semplice domanda proprio dal sito Twitter.com, ma anche con un SMS, da un cellulare di ultima generazione, da Facebook, da programmini speciali o persino dal nostro messenger. Il bello di Twitter, infatti, è che si può usare ovunque, per scrivere al volo in ogni momento della giornata. Automaticamente tutti gli amici che ci avranno trovati su Twitter, e che ci hanno aggiunti alla lista following (cioè la lista dei contatti che stanno seguendo), potranno ricevere in automatico tutto quello che scriviamo. Anche per loro vale la regola del sempre e ovunque: potranno ricevere i nostri aggiornamenti sul cellulare, visualizzarli come messaggi su messenger, vederli sul sito Twitter.com o magari monitorarli installando un programmino sul cellulare. Insomma, possiamo essere molto invasivi con i fatti nostri, per questo è diffuso uno slogan: "Twittate con moderazione".
Tutto questo carrozzone tecnologico a cosa serve? Un esempio pratico può farcelo capire. Se ad esempio stiamo andando a farci una pizza in centro a Varese, sarebbe inutile avvertire i nostri amici uno per uno. Scrivendolo su Twitter (si può fare da un computer ma anche da un cellulare), invece, tutti i nostri amici lo sapranno in quel preciso istante. E magari qualcuno, di passaggio per caso in zona, ci proporrà di unirsi a noi. Paura per la privacy? In realtà, volendo, possiamo approvare solo i nostri amici più fidati come amici su Twitter (attenti però, bisogna farlo nelle impostazioni, la funzione predefinita è quella pubblica).
Ma non finisce qui. Su Twitter possiamo scrivere dei pensierini del giorno, magari carini e interessanti, ma per i quali non abbiamo tempo di scrivere un vero post sul nostro blog. Oppure potremmo dare una notizia veloce ("Sono imbottigliato sulla A4", "Qui ho trovato quel libro che cercavo da anni", "Guardate questo sito fantastico!") e i nostri amici la riceveranno in automatico, innescando il tam tam.
I nuovi cellulari con GPS, (sempre più diffusi), specificano automaticamente anche il luogo da cui abbiamo scritto, consentendoci ad esempio di scoprire cosa stanno "twittando" gli utenti di quelle zone ("Sono in piazza Repubblica e ci sono dei ragazzi che stanno improvvisando un’esibizione di break-dance"). Insomma, dire qualcosa al mondo, ma rimanendo brevi e concisi per non disturbare troppo: non a caso il nome Twitter deriva dal verbo "to tweet", cinguettare.
Twitter sta facendo impazzire il mondo. A febbraio 2009 Twitter è diventato il terzo social network negli Stati Uniti, e proprio in questi giorni sta aumentando il numero di iscritti anche in Italia. Solo a febbraio 2009 Shel Israel, un esperto americano, contava 8.300 iscritti nel nostro paese, ma oggi sono certamente molti di più. Non mancano le star come Beppe Grillo o Roberto Saviano. Ci sono anche moltissimi politici, come Frattini, Brunetta o Veltroni, forse però troverete più interessante ricevere messaggini da Obama, se non Britney Spears e Shakira. I giornali on-line, come Repubblica, lo usano per diffondere le breaking news.
Anche VareseNews è iscritto a Twitter da diversi mesi. Noi cinguettiamo tutto quello che è degno di passare in prima pagina, per avvertirvi in tempo reale in merito alle ultime notizie. Per mesi abbiamo avuto poco più di una decina di iscritti, nelle ultime settimane sono diventati più di 120 follower.
Oltre a VareseNews, che ovviamente ama sperimentare ogni piccola grande innovazione del web, tanti altri nomi della provincia hanno iniziato a "cinguettare". Tra i nostri follower abbiamo trovato Ivan Basso, che usa Twitter per aggiornare i fan sui suoi progressi sportivi e sui viaggi. Ci sono poi alcuni politici, come il consigliere regionale dei Verdi in Lombardia Marcello Saponaro (molto attivo sul web in generale). E poi non mancano le associazioni, da Arci Varese che aggiorna all’istante gli utenti sulle sue attività, al festival del corto Cortisonici.
E voi? Usate già Twitter? Segnalateci il vostro account e, magari, seguite i nostri aggiornamenti.
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