Qualità della vita, la Città Giardino perde punti

Trieste, Belluno e Sondrio. Sono queste le province italiane dove si vive meglio. Lo sostiene il Sole24Ore, che ogni anno stila la classifica dei capoluoghi ideali per qualità della vita e, parallelamente, di quelli peggiori. Un’analisi che con Varese, nel 2009, è risultata molo severa. Nella graduatoria generale infatti la nostra provincia crolla dal 27esimo al 57esimo posto (con 547 punti) dietro a moltissime altre di ogni regione d’Italia. Osservando le voci che contribuiscono a generare il punteggio finale si notano almeno tre punti deboli: "affari e lavoro", "ordine pubblico" e "tempo libero". Ma vediamo le classifiche in dettaglio: si parte dal "tenore di vita" un giudizio che tiene conto di variabili legate alla ricchezza economica (Pil, conti in banca, pensioni, inflazione, costi delle case) e che vede in testa Trieste e Milano. Qui Varese esce positivamente ma perde tuttavia posizioni scivolando dal terzo al settimo posto. Decisamente più netta è invece la discesa nella lista che riguarda gli "affari e il lavoro", quella che tiene conto più di tutte delle difficoltà legate alla crisi (costruita su variabili come nuove imprese, disoccupati, fallimenti, protesti): Varese fino al 2008 era posizionata in alto, al 39esimo gradino scende al 77esimo mentre al top si piazzano Bolzano, Cuneo, Trento e Sondrio. Ma i "brutti voti" del Sole non finiscono qui: anche la sicurezza non soddisfa. "L’ordine pubblico" che misura il numero di reati e delitti (oltre a scippi, furti, rapine, truffe) vede il territorio varesino perdere quota: da 77 a 81, così come non trovano un buon punteggio le attività del "tempo libero" (spettacoli, libri, cinema, ristorazione) dove si passa dal 61esimo posto al 73esimo. I giudizi nel complesso non sono dunque ottimi tranne che in un punto i "servizi e l’ambiente": nella vece che tiene conto di fattori diversi tra cui le scuole, il clima e l’ecosistema Varese conserva la sua posizione sul podio, un argento come l’anno scorso alle spalle di Trieste e davanti a Genova. Qualche posizione in più inoltre è stata guadagnata per la "popolazione" che tiene conto di indicatori demografici ma anche del numero di laureati e dei trasferimenti. Qui la provincia guadagna molti gradini passando dal 91esimo al 78esimo posto.