Superbowl: grande rimonta, i Santi vanno in paradiso

Festa per New Orleans che vince il primo titolo Nfl. Sconfitti i Colts di Indianapolis 31-17. Decisivo l'intercetto sul quarterback Peyton Manning

Il quarantaquattresimo Superbowl, disputato a Miami nella notte (italiana) tra domenica 7 e lunedì 8, è stato vinto 31-17 dai New Orleans Saints contro gli Indianapolis Colts e nella attesa sfida tra i quarterback Drew Breese ha sconfitto Peyton Manning.
L’inizio era stato tutto per la franchigia dell’Indiana, avanti 10-0 dopo il primo quarto. Una frazione d’apertura dominata, in cui il possesso del pallone è stata prerogativa solo di Manning e compagni. I primi due drives dei Saints si sono conclusi con un nulla di fatto, mentre Indianapolis ha messo a segno dapprima un calcio per il 3-0 (trasformato da Matt Stover) poi un touchdown a opera di Pierre Garcon.
Nel secondo quarto però le parti si sono ribaltate e i Saints hanno preso il sopravvento. Con l’attacco dei Colts sostanzialmente inattivo nei secondi 15 minuti, due calci hanno ridotto le distanze sul 10-6 all’intervallo lungo. Da sottolineare, sul 10-3, la pessima decisione di New Orleans che invece di trasformare un facile calcio, ha provato il quarto e ultimo tentativo per segnare da una yarda la meta del potenziale pareggio a quota 10, senza riuscirci e quindi senza siglare neppure un punto.
La ripresa si è però aperta con un colpo di genio del coach dei Santi che ha ordinato l’onside kick: il calcio d’avvio è stato infatti smorzato nella potenza e nella lunghezza e recuperato dai Saints che hanno poi trasformato il touchdown del sorpasso (13-10, con Pierre Thomas). Nel drive successivo, una meta in corsa di Joseph Addai ha riportato avanti 17-13 i Colts. Il quarto è terminato con un altro calcio dei Saints per il 17-16 a favore di Colts dopo tre quarti di gioco.
L’ultimo quarto si è quindi aperto con un drive offensivo dei Colts, vanificato dall’errore al calcio di Stover, da 50 yards. A quel punto i Saints hanno girato la gara con il touch down del sorpasso (Jeremy Shockey) e una contestata trasformazione da 2 punti (con ricorso al video) ha dato sette punti di margine a Breese e compagni, con 6′ scarsi da giocare (24-17).
Tutto è poi finito nel drive successivo, quando un terzo tentativo dei Colts si è trasformato nell’intercetto riportato in touchdown dei Saints per il 31-17 finale, che ha acceso le feste nella città del jazz.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Febbraio 2010
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