Arrestati al valico con una refurtiva di 300 mila franchi

A finire in manette sono stati tre cittadini di origine serba: Stanislav Andjelkovic (1955) domiciliato a Camignolo, di Milos Dinic (1983) domiciliato a Lamone e di Boban Lazic (1975) domiciliato a

Lugano. Nei loro confronti sono emersi gravi indizi che li collegano con i furti commessi ai danni del Golf club Gerre di Losone e della Coltelleria Maturi di Lugano. Non è escluso che possano emergere altri episodi criminali a loro collegabili sui quali, per ora, si mantiene comunque il necessario riserbo per motivi d’inchiesta.

L’arresto in dogana – Il 19 febbraio scorso poco prima delle 18 al valico A2 di Chiasso, le Guardie di confine hanno controllato un minibus in uscita dalla Svizzera, guidato da Milos Dinic, che trasportava una decina di cittadini dell’ex Jugoslavia. La perquisizione del veicolo, diretto in Serbia, ha permesso alle guardie di scoprire al suo interno della merce di dubbia provenienza come mazze da golf, coltelli e abbigliamento femminile. Stanislav Andjelkovic, passeggero del minibus, nascondeva inoltre nei suoi abiti delle munizioni calibro 9 millimetri. Le guardie di confine hanno quindi proceduto al fermo

di Dinic e Andjelkovic. I due sono poi stati arrestati come disposto dal procuratore pubblico Antonio Perugini, titolare del procedimento penale. In seguito è stato arrestato anche  l’organizzatore dei

viaggi, Boban Lazic. Tutti e tre gli arresti sono poi stati confermati dal GIAR.

Furti con scasso nel Luganese – Gli accertamenti eseguiti negli scorsi giorni da parte della Polizia giudiziaria hanno permesso di stabilire che la merce rinvenuta sul minibus è parte della refurtiva dei furti con scasso avvenuti recentemente ai danni del Golf club Gerre di Losone e della coltelleria

Maturi di Lugano. Per quanto riguarda l’Andjelkovic, la perquisizione effettuata al suo domicilio ha pure permesso di sequestrare armi, fucili e munizioni di diverso calibro sui quali gli accertamenti sono in corso. L’inchiesta, affidata alla Polizia giudiziaria (Sezione reati contro il patrimonio, commissariato di Lugano) prosegue con l’obiettivo di chiarire l’entità e la portata dei vari episodi criminali a loro collegabili e di assicurare alla giustizia tutti i possibili autori, correi o complici.