Vaccinazioni per i neonati: sono finite le scorte

La testimonianza di una madre con un figlio di tre mesi a cui dovrebbe essere somministrata la prima dose delle vaccinazioni obbligatorie ma non

bimbo «Egregio direttore, 
sono la madre di un bimbo di 3 mesi, compiuti il 21 febbraio, al quale non è ancora stata effettuata la prima vaccinazione, generalmente praticata sui nuovi nati entro i due mesi e mezzo di vita.
La prassi vuole che i genitori, a due mesi di vita del bimbo, ricevano l’invito a recarsi, entro i successivi 15 giorni, presso il distratto sanitario di competenza affinché il bimbo riceva la vaccinazione esavalente.  Essendo trascorso tale periodo di tempo ho chiamato, nell’ordine, il distretto sanitario di competenza, quello vicino e un distretto sanitario che dicevano continuasse ad erogare il servizio di vaccinazione dell’età evolutiva.
L’infermiera del primo distretto mi ha informata che il servizio di vaccinazione (sia per i nuovi nati che per i bambini che devono effettuare i richiamai successivi) è fermo ai primi giorni di gennaio, periodo in cui sono terminate le scorte e non sono più state integrate. Mi rassicura dicendo che il ritardo nella somministrazione del vaccino ai nuovi nati non è grave almeno non quanto lo sia per i bimbi che devono ricevere i richiami successivi. Mi viene detto che forse la situazione sta per sbloccarsi e che se non ricevo notizie nei prossimi 10 giorni, dovrò richiamare.
L’addetto del secondo distretto aggiunge che sono fermi a due mesi fa (hanno terminato prima le scorte), che qualche vaccinazione la stanno effettuando aggiungendo il vaccino contro il tetano alla pentavalente (insomma un rimedio alternativo alla esavalente), che appena le scorte saranno ripristinate si comincerà a chiamare nell’ordine in cui il servizio è stato interrotto.
Ciò significa che se non incrementeranno i tempi di erogazione, dovrò aspettare almeno un mese e mezzo cosicché la prima vaccinazione di mio figlio avverrà nel periodo in cui avrebbe dovuto fare il primo richiamo: 5 mesi.
L’addetto del terzo distretto, mi spiega che la casa farmaceutica che avrebbe dovuto consegnare i vaccini è in forte ritardo perchè impegnata anche nella produzione del vaccino per l’influenza H1n1. Tale distretto sta comunque continuando a fornire il servizio in quanto non hanno finito le scorte. Mi dice che posso aspettare ancora un pò ma non troppo a lungo (non più di tre mesi) e se il vaccino non dovesse essere fornito dall’asl, dovrei acquistarlo.

Sembrerebbe, quindi, che l’unica possibilità per effettuare la vaccinazione obbligatoria del bimbo sia quella di sborsare del denaro e acquistarlo.

oncludendo, quali alternative ci sono?
Attendere che il vaccino venga fornito, con tempi più o meno lunghi e comunque non attualmente determinabili e soprattutto non sapendo quali rischi ciò comporta per la salute del bambino, oppure tentare l’acquisto, quasi selvaggio del prodotto, sperando che qualcuno lo possa somministrare.

Infine, preciso che, scrivo questa mail perchè l’argomento possa essere approfondito ed affrontato, visto che non riguarda solo un bimbo di 3 mesi, ma le scelte di politica sociale effettuate nel nostro paese.

La saluto e la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Marzo 2010
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