Eurofly se ne va da Malpensa. Cgil: “La politica tace”

Il sindacato attacca le scelte strategiche della compagnia aerea che abbandona la direzione della compagnia a Olbia: “Non è la sola: se ne vanno anche Japan e Olympus"

Cgil critica le scelte di Eurofly e attacca la gestione del momento di crisi da parte di politica ed istituzioni: «Avevamo un presentimento che ora è divenuta certezza. La compagnia aeroportuale Eurofly, nata da una fusione con Meridiana qualche mese fa, oggi ha deciso di trasferire la direzione della compagnia ad Olbia dove storicamente risiedeva la direzione centrale di Meridiana – si legge in una nota di Cgil -. La testa di una delle più importanti compagnie della navigazione aerea lascia Malpensa e obbliga 60 famiglie al trasferimento ad Olbia. La notizia è stata comunicata ai sindacati e ai lavoratori i quali ovviamente sono in difficoltà a spostare famiglie e radici in Sardegna. I sindacati hanno avanzato una proposta all’azienda di apertura degli ammortizzatori sociali per queste 60 persone e per tutta risposta la compagnia ha espresso un totale rifiuto. Se l’azienda non farà formale richiesta di apertura degli ammortizzatori alle istituzioni competenti, vorrà dire che i 60 lavoratori verranno licenziati rimanendo dal giorno dopo senza alcuna forma di ammortizzatore sociale. Infatti il singolo lavoratore che si vedrà costretto a rifiutare il trasferimento sarà considerato licenziabile per giustificato motivo».
 
Nelle scorse ore i sindacati hanno chiesto agli assessori della Regione Lombardia Cattaneo e Rossoni che le istituzioni convochino le parti in causa per evitare il licenziamento di 60 persone con un impatto occupazionale pesantissimo.
 
«Lo spostamento della testa direttiva della compagnia Eurofly è il segnale di un disinvestimento verso il territorio lombardo e nello specifico dello scalo di Malpensa. Anche altre compagnie, oltre ad Eurofly, in questi giorni lasciano lo scalo di Malpensa: la Japan Airlines e la compagnia greca Olympus, con decine di licenziamenti. Mentre le istituzioni e la politica, che si dice a tutela del territorio, non interviene contro la derubricazione dello scalo intercontinentale di Malpensa – commenta così Nino Cortorillo, segretario Generale della Filt – Cgil Lombardia -. L’atteggiamento di chiusura di Eurofly rende ancora più singolare e grave la situazione. Non vorremmo pensare ad un accanimento che ci sembrerebbe del tutto senza motivazione. Noi chiediamo delle forme di tutela usate in altre situazioni di crisi come fu quella di Alitalia».

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Pubblicato il 01 Ottobre 2010
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