“Malpensa, non guardiamo solo al passato”

Prosegue il botta e risposta tra centrodestra e centrosinistra cardanese dopo l'approvazione della mozione su Livingston: ecco la risposta di Milena Melato (PdL)

Riceviamo e pubblichiamo

Gentile direttore,
leggendo le parole del rappresentante della Federazione della Sinistra di Cardano al Campo Marco Zocchi in replica ad un mio intervento sulla mozione Livingston approvata dal consiglio comunale di Cardano al Campo, mi preme fare alcune precisazioni.
1)      Tra l’organismo dirigente, come lo definisce Zocchi, e il gruppo consiliare del PdL di Cardano al Campo c’è massima sintonia sul tema Livingston e sul tema Malpensa. Il PdL approva completamente la mozione Livingston votata in modo bipartisan in consiglio comunale, mentre non votò alcune settimane or sono quella su Malpensa richiamata dallo stesso Zocchi. Il problema che cercavo di evidenziare nel mio intervento riguarda il fatto che le parole da militante anti-Malpensa con cui Zocchi rivendicava il voto unanime del consiglio erano farina esclusiva del suo sacco ideologico e nulla avevano a che fare con il contenuto della mozione, che mirava a difendere con grande pragmaticità il posto di lavoro dei dipendenti Livingston e di tutte quelle aziende che stanno soffrendo la crisi economica e le conseguenze del de-hubbing di Alitalia da Malpensa, e non certo a mettere in discussione, come vorrebbe tanta parte della Sinistra, un aeroporto che, pur con tutti i difetti che può avere, rimane un’irrinunciabile occasione di sviluppo e di occupazione per il nostro territorio.
2)      Nella dotta cronistoria sui problemi di Malpensa ci sono alcune curiose falle. Si addossano a PdL e Lega Nord tutte le responsabilità degli “scassi”, o presunti tali, legati allo sviluppo di Malpensa, ma forse si dimenticano alcuni, decisivi, passaggi. Chi c’era si ricorderà bene. Ci risulta che la Grande Malpensa sia stata inaugurata nel 1998, alla presenza dei ministro dei lavori pubblici (del Governo D’Alema) Enrico Micheli. Siccome il centrosinistra governava il Paese dal 1995, prima con il governo Dini e poi con il governo Prodi, almeno una buona parte dei madornali errori che viziarono “ab origine” la storia dell’aeroporto (dal trasferimento quotidiano dell’esercito dei lavoratori Alitalia di stanza a Fiumicino alla gravissime carenze infrastrutturali nei collegamenti tra Milano e Malpensa) sono da addossare alla sinistra. Che dire poi degli indimenticabili due anni di mandato al ministero dei trasporti del comunista Alessandro Bianchi (rappresentante del Partito dei Comunisti Italiani che ci risulta oggi faccia parte della Federazione della Sinistra), noto per le sue assenze e per la sua formidabile opinione di Malpensa, “aeroporto in cui nessuno vuole atterrare perché c’è la nebbia per tre mesi all’anno”? Se proprio si vuole fare una, seppur poco appassionante, contabilità delle responsabilità politiche, tra il ’98 e il 2008, anno del de-hubbing, la sinistra ha governato per cinque anni su dieci: strano che in questo scenario tutte le colpe siano da attribuire a Lega e PdL… E dal 2008 in poi la gestione Bonomi sta affrontando l’emergenza Malpensa con grande efficacia, basta dare un’occhiata ai dati di crescita del traffico merci e passeggeri in assoluta controtendenza rispetto agli altri scali europei.
3)      Un accenno infine al problema del precariato di cui parla Zocchi: a parte il fatto che, vorrei ricordarlo ancora una volta al rappresentante della Sinistra, le norme che hanno permesso a quello che lui definisce “precariato” di radicarsi a Malpensa sono quelle contenute nel cosiddetto “pacchetto Treu” varato dal governo appoggiato sempre dalla sinistra. A parte questa puntualizzazione, preferiremmo parlare di flessibilità piuttosto che di precariato. E’ vero che in qualche caso c’è chi ha speculato su certe regole di flessibilità per rendere alcuni lavoratori qualcosa di simile a dei veri e propri “precari a vita”, ma la legge Biagi varata dal governo di centrodestra introdusse dei correttivi proprio per limitare questi raggiri da parte delle aziende. E d’altra parte, nella maggiorparte dei casi, a Malpensa si sono insediate le stesse forme di flessibilità occupazionale e di stagionalità che caratterizzano in tutto il mondo le imprese del settore turistico, e che rappresentano un’occasione di occupazione preziosa e importante. Di quanto lo fossero ce ne siamo accorti forse solo dopo il de-hubbing di Alitalia.
Questo è quanto, giusto per ristabilire un pizzico di verità storica per chi vuole nascondere le responsabilità della propria parte politica, anche se le maggiori colpe della sinistra risiedono nell’indifferenza e nel disinteresse verso le sorti di Malpensa da parte di chi ha sempre messo al primo posto delle ideologiche battaglie ambientaliste che hanno impedito al territorio quell’unità e compattezza nel difendere pragmaticamente lo sviluppo e l’occupazione garantite dallo scalo che altri territori (vedi Fiumicino) hanno sempre mostrato. Resta il fatto che questo pervicace voltare lo sguardo all’indietro, per addossare altrove responsabilità politiche che sono anche e pienamente della propria parte, che caratterizza la Sinistra, non fa certo bene alla battaglia di Malpensa e dei lavoratori Livingston. Meglio faremmo, tutti insieme, a mettere da parte gli schematismi e le semplificazioni ideologiche per fare quadrato per Malpensa. Un piccolo contributo noi del PDL di Cardano al Campo avevamo provato a darlo, rendendoci disponibili a votare una mozione presentata dalla Federazione della Sinistra: la mozione, con le dovute correzioni e compromessi, l’abbiamo anche votata, ma evidentemente l’esempio sul “fare quadrato” dev’essere stato scambiato come un’occasione per sparare ai quattro venti le proprie letture ideologiche e di parte sul problema Malpensa. A questo teatrino non ci stiamo, e preferiamo continuare ad occuparci del futuro dei lavoratori della Livingston, a cui va tutta la nostra solidarietà e, per quanto può servire, le nostre scuse per il fatto che abbiano dovuto assistere ad un poco proficuo scambio di accuse politiche alle spalle della sacrosanta battaglia per il loro futuro.
 

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Pubblicato il 07 Dicembre 2010
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