Varese bloccato sul pari: contro il Padova è un punto utile

Reti bianche a Masnago tra le due biancorosse: Ebagua respinto dal portiere, Osuji da un difensore che salva sulla linea. In attesa di Novara-Siena i ragazzi di Sannino restano ben piantati in zona playoff

Zero a zero abbastanza vivace a Masnago, dove il Varese fa un altro passettino verso la zona playoff anche grazie ai risultati dagli altri campi (ko Empoli e Vicenza): la qualificazione non c’è ancora ma la situazione è sempre rosea in attesa di conoscere il finale di Novara-Siena (domenica). Certo, i biancorossi non vincono e, come contro l’Ascoli, non incantano la platea, ma ancora una volta hanno dovuto fare i conti con le assenze (le giocate di Carrozza e Zecchin non si ricreano in laboratorio) e un’avversaria valida e ben messa in campo: il Padova dimostra solidità difensiva e potenzialità davanti, anche se il centrocampo di Sannino è ben imbottito e taglia con regolarità i rifornimenti per le punte venete. Non a casa l’unica grande opportunità per gli ospiti arriva sul fischio di chiusura ma per fortuna Drame (una riserva, e si vede il perché) spara sull’esterno della rete quando tutti pensano già alla doccia. Dalla parte opposta invece il Varese qualche brivido lo mette a Cano, autore di una gran parata su Ebagua e impotente quando Osuji calcia a botta sicura trovando la respinta in extremis di un difensore. Si fosse sbloccato lì il risultato, magari staremmo parlando di qualcosa in più per i biancorossi che comunque si prendono altri meritati applausi, ricacciano in gola i proclami padovani della vigilia (“Prima o poi in casa perdono”) e centrano il 54° risultato utile consecutivo nel giorno dei 54 anni di Sannino. Il bilancio è ancora in attivo in attese del poker di partite che concluderà questa lunga regular season ricca di soddisfazioni.
 
COLPO D’OCCHIO – Inizia fin fuori dallo stadio la partita del Varese, con grandi manifesti affissi dai tifosi per fare gli auguri a mister Sannino, splendido 54enne. All’interno di Masnago c’è meno gente del solito anche se ci sono comunque quasi cinquemila persone, compreso un drappello di circa centocinquanta padovani. Prima della partita bella iniziativa, con il Varese che ospita i ragazzi disabili della onlus “Più di ventuno” nel campo in sintetico: saranno loro poi ad accompagnare in campo i giocatori.
 
CALCIO D’INIZIO – Il Varese conferma l’undici annunciato alla vigilia: senza Carrozza e Zecchin sono Nadarevic (a sinistra) e Osuji (sulla destra) a presidiare le fasce. In panchina ancora assente Alemao, pur dato in miglioramento. Padova in modulo offensivo con il 4-3-3 che presenta un attacco davvero interessante, con El Shaarawy, Ardemagni e De Paula.
 
IL PRIMO TEMPO – Inizi così se ne vedono di rado: in 4’ si vedono un tiro improvviso di El Shaarawy, uno ancor più bello di Ebagua e nel mezzo una punizione di Nadarevic calciata sull’esterno della rete. Un aperitivo interessante che le squadre di Sannino e Dal Canto onorano con il passare dei minuti, giocando un primo tempo a giri alti anche perché su Masnago né piove né fa caldo, clima di fatto ideale per correre con il pallone tra i piedi. Il Varese prende presto il comando delle operazioni e le porta avanti su due direttrici: o lo scambio ravvicinato tra Neto ed Ebagua, o la soluzione in fascia portata avanti da un bravo Nadarevic a sinistra. Dall’altra parte opera Osuji che non ha le caratteristiche dell’ala ma che si rende ugualmente utile in fase di recupero palla e di assedio all’area ospite. Al 18’ ecco la prima grande occasione: Neto inventa un passaggio per Ebagua che trova il varco di precisione ma si vede deviare in corner il tiro da Cano che si distende in gran tuffo sulla propria destra. Ancora più clamoroso quanto accade al 37’: l’azione nasce da Corti e passa per Neto ma è a centro area che capita di tutto. Ebagua va a terra, la palla finisce in qualche modo a Osuji sul dischetto, Willy tira di piatto ma dà poca forza e Renzetti riesce a respingere sulla linea di porta. Nel mezzo il Padova si fa vedere ma non dà problemi a Zappino che deve intervenire solo al 45’ su tiro semiciabattato da El Shaarawy, giocatore atteso ma nel complesso ben ingabbiato da Pisano e compagni.
 
LA RIPRESA – Al ritorno sul “ring”, Varese e Padova iniziano subito scambiarsi i colpi. Come nel primo tempo i minuti iniziali sono infuocati: assist di Neto (tacco) per Ebagua chiuso in angolo da una parte, triangolazione El Shaarawy-De Paula-Ardemagni e tiraccio alto dall’altra. Al 7’, su corner di Nadarevic, altra situazione intricata in area con Pesoli che ferma la palla sul più bello nel tentativo di deviarla in rete.
Dopo questa occasione non si registrano particolari pericoli per i due portieri, anche se le due formazioni non rinunciano ad avanzare. Ci sono i primi cambi (ma Tripoli non dà la stessa vivacità di Nadarevic) e qualche tentativo più concreto del Padova, con Zappino che sceglie bene il tempo e allontana di pugno un calcio d’angolo pericoloso (20’). El Shaarawy lascia il campo con un pugno di mosche e il suo sostituto Drame guadagna subito l’unico giallo della giornata (buona la direzione di Calvarese) per una simulazione al limite. Il Varese prova a spingere, con Ebagua sempre pronto all’agguato, ma non produce pericoli per Cano; tocca invece al suo collega Zappino bloccare un’inzuccata, centrale ma improvvisa, di Ardemagni al 34’. L’ex Pro Patria dimostra buona forma fisica e, pur con qualche imprecisione, è il più pericoloso dei suoi. Chi potrebbe però lasciare il segno è Drame in pieno recupero ma l’attaccante di colore, lasciato solo al 48’, calcia malamente sull’esterno della rete e non riesce così a vendicare la sconfitta subita in extremis all’andata. Del resto di beffe a partita quasi finita il Varese ne ha subite più di una: perdere oggi sarebbe stato ingiusto ed evidentemente anche questo passo avanti era – per citare Sannino – già scritto. Ora non resta che leggere le ultime quattro pagine del libro della stagione regolare.
 

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Varese – Padova 4 di 12
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Pubblicato il 30 Aprile 2011
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