È finita un’epoca
Gli editorialisti dei maggiori quotidiani, con qualche distinguo, concordano tutti: Berlusconi e il berlusconismo hanno cambiato pelle
“Il Governo della dissipazione ha infine raffazzonato la manovra della disperazione. Come i peggiori esecutivi andreottiani della Prima Repubblica, costretti a turare in extremis gli allegri buchi di bilancio, buttavano giù in tutta fretta i decretoni di Natale, così anche il gabinetto di guerra berlusconiano, obbligato dal direttorio franco-tedesco e dal board della Banca centrale europea, improvvisa il suo decretone d’agosto”.
Massimo Giannini, su Repubblica, commenta così la manovra.
“A proposito di funerali, non c’è dubbio che ieri ne sia stato celebrato uno, e che l’officiante e il defunto siano singolarmente la medesima persona: Silvio Berlusconi, appunto”.
Michele Brambilla su La Stampa ragiona perché il premier esca definitivamente sconfitto.
Michele Brambilla su La Stampa ragiona perché il premier esca definitivamente sconfitto.
“L’ultimo tabù del berlusconismo è caduto e con ciò si compie la definitiva trasformazione di un fenomeno durato diciassette anni. L’anti-politico Berlusconi parla e agisce ormai come l’uomo della Bce in Italia, ben lieto di essere stato messo sotto tutela dal binomio Trichet-Draghi in nome dell’austerità”.
Stefano Folli, su Il Sole 24ore, parla della metamorfosi di Berlusconi.
Stefano Folli, su Il Sole 24ore, parla della metamorfosi di Berlusconi.
“E va bene, non c’è problema, verseremo ancora, però fateci il santo piacere di non raccontare in giro che «stavolta pagano i ricchi». Siamo veramente stanchi, noi del ceto medio”.
Cristiano Gatti, su Il Giornale, mette al centro la crisi della classe media sempre la più tartassata.
Cristiano Gatti, su Il Giornale, mette al centro la crisi della classe media sempre la più tartassata.
Questi solo alcuni dei commenti degli editorialisti sulle pagine e i siti dei giornali nazionali.
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