Capitan Neto trascina i compagni

Prova strepitosa del brasiliano che ha giocato con la fascia al braccio. Bene i terzini Cacciatore e Grillo, ancora fuori giri Kurtic. E Cellini divora una palla gol incredibile

BRESSAN 6 – Esordio soft per l’ex Sassuolo: un paio di uscite e altrettante prese. Sul gol nessuna colpa: lo tradisce la difesa.

CACCIATORE 7 – Per la prima volta il terzino ex Siena dimostra tutto il suo valore. Spinge in fascia, non concede spazi se c’è da ripiegare e sfiora pure un gol (che avrebbe meritato) quando svetta nell’area avversaria.

TROEST 5,5 – Il gol dell’Albinoleffe porta, suo malgrado, anche la firma del difensore danese che si fa sorprendere dal cross poi corretto in rete da Cocco. Peccato, perché a parte quella circostanza dimostra di non soffrire i tentativi avversari.

TERLIZZI 5,5 – Se Troest non arriva sul traversone da cui nasce il gol ospite, Terlizzi si trova ancora più indietro rispetto alla traiettoria della palla. Per fortuna poi De Luca rende meno grave la dormita generale. Sul resto niente da appuntare: ferma gli attaccanti avversari con sicurezza a tratti disarmante.

GRILLO 7 – Rientra dopo il fallaccio patito da Ebagua a Torino e lo fa con grinta e volontà. Copre tutta la fascia, rendendosi utile lungo l’intero campo fino a quando, dopo l’ennesimo intervento andato a buon fine, si fa male e deve uscire.

(Pucino 5 – Una bella chiusura ma pure il buco che ha messo Foglio a un soffio dal pareggio, con azione simile a quella del Livorno settimana scorsa).

FILIPE 6,5 – Un po’ timido nel primo tempo quando si limita a non arretrare, molto meglio dopo l’intervallo. Prova la conclusione, serve a Cellini un pallone tanto perfetto quanto non sfruttato, salva in chiusura su un contropiede pericolosissimo degli ospiti.

CORTI 6 – Meno appariscente di altre volte, attento a mantenere la squadra in equilibrio e a non perdere l’intesa con il compagno di reparto.

ZECCHIN 6,5 – Gioca molti palloni e ispira dalla fascia tanto in movimento, quanto su situazioni di palla ferma: questo, libero da dolori, è lo “Zecco” che serve al Varese.

NETO PEREIRA 8 – Ha ragione Carbone quando dice che avere Neto in forma è tutta un’altra cosa. Oggi lo si è visto: un gol, un assist e una collana di giocate infinita, con tocchi di fino e movimenti squisiti. Che possa essere straordinario lo si sapeva; stavolta però è stato pure un trascinatore: potere della fascia di capitano.

KURTIC 5 – Carbone è costretto ad avanzarlo sulla trequarti e la sua prova ne risente ancora. Lento, poco coinvolto, senza fantasia: urge riportarlo in mediana, anche se ora dovrà sudarsi il posto.

(Nadarevic 6,5 – Ha il merito di far cambiare passo alla squadra anche sulla fascia dove non c’è Zecchin. Però si conferma “Penelope”, capace di tessere giocate strepitose e vanificarle per eccesso di sicurezza).

CELLINI 4,5 – Alla mezz’ora della ripresa segna il 47° gol con la maglia dell’Albinoleffe, quando fallisce un’occasione praticamente impossibile da sbagliare, graziando così gli ex compagni. Era partito bene, con la palla-gol per Neto in occasione dell’1-0, ma l’errore nel primo tempo (bravo anche Tomasig) e il disastroso tiraccio nel cuore della ripresa lo condannano. Anche perché ora la gente è stufa di dargli alibi.

(De Luca 7,5 – Il gol nel sangue, come i globuli rossi e le piastrine. Solo così si può spiegare come faccia il giovane bomber a farsi trovare pronto in giorni come oggi: appena alzato dalla panchina, con i tacchetti ancora puliti, inventa un colpo da biliardo che vale oro).

Redazione VareseNews redazione@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Settembre 2011

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