Una scorpacciata di bella Helena

(d. f.) Pallavolo, pallavolo e ancora pallavolo: che siano in biancorosso o che siano in biancoblu, le ragazze sottorete continuano a mietere successi e a monopolizzare le prime posizioni della serie A nazionale. Ma non sono le sole a far bene nel panorama sportivo: c’è la Pro Patria in risalita vertiginosa ma pure una "zanzara" che punge il titolato Brescia e finisce sotto stretta osservazione delle squadre più importanti. E poi, per contro, una giornataccia sul campo di Besozzo e un addio (arrivederci? lo vedremo) che non ci aspettavamo.

Pagellone numero 72 del 5 dicembre 2011

Helena Havelkova 9 – Non ci sono più parole per descrivere le prestazioni della Bella Helena, e allora passiamo direttamente alle sue: «Grazie mille a tutti gli Amici delle Farfalle (sì… si chiamano così… ndr)! Vedervi oggi a Piacenza in così tanti è stato davvero bellissimo. Semplicemente fantastici!». Il capitano della Yamamay (a sin. nella foto, insieme a Carli Lloyd – di D. Carabelli/Volleybusto) lo ha scritto pochi minuti dopo la conclusione della gara, direttamente sul profilo Facebook dei tifosi, che in più di 200 hanno seguito la squadra in Emilia per l’ennesima trasferta trionfale. Qualsiasi ulteriore commento sarebbe inutile: anche questo vuol dire essere campionesse, anche questo serve a meritarsi il primo posto in classifica.

Giuseppe De Luca 8 – La giovanissima punta del Varese mette la quinta (rete stagionale) e dà l’accellerata giusta ai biancorossi che vanno a prendersi un pareggio con il Brescia che fino al suo ingresso in campo – e a quello di Neto, altrettanto importante – sembrava irraggiungibile. Invece il "golletto" della Zanzara – ormai una piacevole consuetudine – cambia le carte in tavola e ridà voce al "Franco Ossola" che spinge il Varese alla remuntada, termine spagnolo che ricorda una varesinissima rüsümada e che è altrettanto corroborante.

Martina Guiggi 7,5 – Vinci sei partite di fila e alla prima sconfitta finisci subito sul banco degli imputati: è il prezzo da pagare per giocare nella MC-Carnaghi. Ma la centrale toscana ha messo giudizio, perdendo l’omonimo dente (pare che fosse proprio quello la causa del dolore alla schiena), e la pressione dell’ambiente non le fa né caldo né freddo. Figurarsi poi se può impensierirla lo scontro con la sua ex squadra, quella in cui ha giocato per sette stagioni vincendo tre scudetti: come se niente fosse, Martina tira fuori dal cilindro una prova da incorniciare, con il 62% in attacco e 3 muri. E tanti saluti a Pesaro.

Jobey Thomas 5 – Sì, lo confessiamo, siamo un po’ delusi da Jobey, uno a cui vogliamo bene sul serio. Perché prima della chiamata della Cimberio il forte tiratore americano era su per giù sul divano a sfogliare gli annunci di lavoro extracestistico dopo che anche in LegaDue avevano titubato sulla tenuta del suo ginocchio. E ora, che Varese lo ha fatto arrivare, coccolato, provato e nutrito – con la concreta possibilità di dargli una maglia di qui a poco – lui se ne va a Treviso per cercare di farsi ingaggiare. Per carità: è un professionista e sta cercando di accasarsi e tutto quello che volete. Ma non chiedeteci di applaudire la sua (pur legittima) scelta.

Verbano Calcio 4 – Quattro come i gol presi dai rossoneri che dopo aver attraversato un periodo di ascensione stanno ridiscendendo nelle zone anonime della classifica. Certo, meglio lì che più in basso, ma è altrettanto vero che certe occasioni andrebbero sfruttate meglio: prendere quattro (appunto) reti in casa con il Villavernia, due negli ultimi minuti, lascia parecchie perplessità sulla squadra di Besozzo. E il punto in meno rispetto all’insufficienza canonica arriva per l’anticipo della partita al sabato pomeriggio, quando a 12 chilometri di distanza gioca il Varese in Serie B (e a 5, la Primavera biancorossa…). Scelta recidiva e incomprensibile.