Foibe, Giovane Italia e Ardito Borgo uniti nel ricordo

Due giorni di iniziative organizzate dai giovani del Pdl e dall'associazione culturale. Un convegno e uno spettacolo musicale al Museo del Tessile

Riceviamo e pubblichiamo

L’associazione culturale Ardito Borgo e il movimento giovanile del PDL "Giovane Italia" si attivano anche quest’anno a ricordare gli eccidi perpetrati per motivi etnici e politici ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia durante la seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente seguenti; infatti nonostante la ricerca storica abbia sufficientemente chiarito gli avvenimenti negli ultimi decenni, la conoscenza dei fatti nella pubblica opinione permane distorta ed oggetto di confuse polemiche politiche, che spesso tendono a sminuire i fatti esclusivamente per convenienza ideologica infangando così la memoria delle migliaia di connazionali che persero la vita negli
inghiottitoi carsici (comunemente chiamate col nome di "Foibe") e di coloro che non ebbero alternativa diversa se non quella di fuggire verso ogni angolo d’Italia, non senza difficoltà e spesso accolti solo da ostilità e diffidenza. I gruppi si uniranno quindi alle celebrazioni della giornata del ricordo di venerdì 10 febbraio presenziando in mattinata alla tradizionale S.Messa nella chiesa dei Santi Apostoli di Borsano seguita dal corteo nelle vie del quartiere Giuliano-Dalmata.

Dalle 18 di venerdì presso la sala gemella del museo del tessile di via Galvani 6, inizierà la “due giorni” che Ardito Borgo e Giovane Italia dedicano alla giornata del ricordo. Si inizierà con l’inaugurazione della mostra “Io non scordo” allestita per quest’occasione. Alle 21, introdotta da un reading poetico a cura di Vertex Teatro, si terrà una conferenza dal titolo "Lo sradicamento nella modernità", mirata a un confronto tra l’estirpazione subita dai cittadini italiani dalle terre dell’Istria, della Dalmazia e del Carnaro nel secondo dopoguerra, con quella subite negli ultimi anni da diversi popoli nel mondo ai quali sempre per cause belliche o di intolleranza culturale è stato negato il diritto di autodeterminarsi e preservare la propria identità. I relatori quindi partendo dal tragico esodo a cui è dedicata la giornata, illustreranno e si confronteranno con i molti esodi ed esili dalle molteplici forme, che, anche in epoca odierna,popolazioni, etnie,lingue, identità e culture sono costretti a subire. Se le ferite inferte quasi settant’anni agli esuli sono oggi finalmente note a tutti e ben visibili, ancora celate ma egualmente profonde sono quelle che un mondo sempre più globale ed omologante ogni giorno incide.

Relatori dell’incontro saranno l’on. Marcello De Angelis, il prof. Gilberto Oneto dell’associazione "Terra Insubre" e l’opinionista del quotidiano "Libero" Renato Besana.  Nella stessa sala sarà allestita una mostra con pannelli fotografici e descrittivi le barbarie subite dei nostri connazionali per mano dell’esercito del maresciallo slavo Tito.  L’evento proseguirà nella serata di sabato 10 nella stessa sede con un concerto del cantautore di musica alternativa Gabriele Marconi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Febbraio 2012
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