L’otto volante

(d. f.) E otto. Il voto che in genere, salvo miracoli e capolavori, viene assegnato al migliore della classe diventa motivo di cabala dopo un fine settimana passato a gioire sugli spalti o davanti al computer, alla radio e alla tv. Otto sono le vittorie esterne del Varese trascinato dai gol inattesi di Troest e da quelli nuovi di zecca di Granoche: otto successi sugli undici conquistati sono arrivati lontano dal Franco Ossola, roba da non crederci. E pure la Cimberio è riuscita a sbloccarsi lontano da casa nel giorno della trasferta numero otto dopo l’ultima vinta: dopo il sacco di Roma i ragazzi di Recalcati sono caduti per sette volte di fila. Ma a Casale Monferrato l’otto volante si è acceso anche per loro.

Pagellone numero 79 del 6 febbraio 2012

Magnus Troest 8 – Tutti ad aspettarsi el Diablo Granoche sulla copertina del Pagellone dopo la doppietta di Bergamo, e invece la nostra redazione sportiva sceglie chi di doppiette in settimana ne ha fatte addirittura due. E se pensate che ci siano venute le traveggole (oddio, talvolta succede…) vi ricordiamo che il colosso danese non ha solo infilato due gol nella porta di Livorno sotto la neve, ma si è anche immolato in due occasioni – una in Toscana, l’altra con l’Albinoleffe – gettandosi con faccia e corpo sulla traiettoria di altrettanti tiri diretti nella porta di Bressan. Salvataggi che valgono due gol… e la prima pagina della nostra rubrica.

Kristjan Kangur 7,5 – Secondo il comunicato pre partita della Pallacanestro Varese non doveva neppure giocare a Casale, e al di là di una spolverata di pretattica questa era anche l’indicazione che era arrivata dalla spalla malconcia del giocatore estone. Invece al PalaFerraris Kristjan è stato regolarmente al suo posto nonostante un’articolazione fasciata come una mummia e in campo ci è rimasto ben 41′ causa supplementare. Ed è stato decisivo nel prolungare la partita con un canestro clamoroso, segnato prima di tutto con cervello, cuore e attributi, tutti al cubo. Il voto di Kangur va però condiviso con tutto lo staff medico e paramedico biancorosso: il braccio bionico ha goduto del supporto di "ingegneri" straordinari.

Giulia Pincerato 7 – L’assenza di Berg le consegna in mano le chiavi della MC-Carnaghi proprio nel momento più difficile della stagione, quando bisogna riscattare la sconfitta di Coppa Italia e tentare la storica impresa in Champions contro la Dinamo Mosca. Non è la prima volta in questa stagione e fin qui non si può dire che sia andata male: con lei in campo, Villa Cortese ha sempre vinto. Alla fine le prediche di Abbondanza (quasi tutti i time out sono dedicati a lei) sembrano aver dato i suoi frutti e la palleggiatrice veneta, se non è proprio tornata ai tempi in cui era la grande speranza del volley italiano, perlomeno si è riconquistata un ruolo di primissimo piano.

Paolo Piazza 6,5 – Una rondine non fa primavera, tre (come le vittorie della Abc con il nuovo coach in panchina) iniziano a far sentire un po’ di tepore in via Marzorati nonostante un termometro esterno sempre con il segno meno davanti. Non sappiamo se Piazza abbia qualità soprannaturali – lo vedremo con il passare del tempo – ma di sicuro ha rimesso in piedi una squadra in preda a un piccolo psicodramma collettivo.

Giuseppe Cozzolino 5 – Un lampo dopo 2′ con uno scatto in verticale e il tiro che sfortunatamente prende il palo ma niente di più nei successivi 77′ passati in campo. La Pro Patria (voto 7 alla società per come è riuscita a rendere agibile il prato dello "Speroni") ha più volte sottolineato che il bomber ex Lecce sarebbe stato il punto di forza della squadra per il girone di ritorno. Ieri la sua gara è durata giusto il tempo di due scatti e un paio di tiri, poi l’attaccante di San Gennaro Vesuviano si è spento lentamente con l’andare dei minuti, fino alla sostituzione con Chiodini. Colpi e senso della posizione non gli mancano, anzi; speriamo che presto i tifosi biancoblu possano vederli in campo ed esultare per i suoi gol.