L’assemblea sulla Boschina richiama i gallaratesi

Presentato il rifacimento della strada, che sarà "soft": rimane la strada bianca, con nuovi canali di scolo per evitare il formarsi delle buche. Richieste alcune modifiche che potrebbero allungare i tempi

Il progetto di rifacimento della strada della Boschina convince molti, ma l’amministrazione Guenzani si prende ancora un po’ di tempo per decidere su altri aspetti: a Crenna l’assemblea di quartiere di giovedì sera esaminava il progetto rivisto per la zona verde e si sono presentate circa 100 persone, per discutere della soluzione trovata. Rispetto al vecchio, contestatissimo progetto (che fu predisposto nel 2007 e per cui sono stanziate risorse economiche che devono essere impiegate) l’amministrazione comunale ha proposto il rifacimento "soft" della strada, illustrato dall’assessore al territorio Angelo Senaldi: «Rinunciamo all’ippovia (prevista nel vecchio progetto, ndr) che avrebbe comportato l’allargamento della strada fino a 3 metri e si lascia una larghezza di 2,6 metri con canaline di scolo laterale in legno, tipo strade di montagna». Ma al di là del calibro della strada, nell’incontro dell’autunno scorso molti erano preoccupati per la scelta sul fondo: Senaldi ha annunciato il rifacimento non più con terre stabilizzate ma con un semplice impasto tra la terra battuta esistente e calce, per dare maggiore stabilità e compattezza al fondo. Altro punto, si rinuncia al rifacimento di un tratto di strada poderale che sbuca su via per Besnate: una scelta gradita a residenti e fruitori dell’area (la scelta è stata accolta con un coro di approvazione), perché rischiava di generare traffico d’attraversamento e di snaturare il luogo. Ultimo punto, i tempi e le modalità dell’intervento: «È stato chiesto all’operatore di lavorare per lotti, un pezzo alla volta, per consentire l’accesso ai residenti. I tempi saranno un po’ più lunghi, ma creeremo meno disagi». I lavori dovrebbero partire nella stagione meno secca, dopo l’estate. Modificate anche le piantumazioni intorno al grande complesso edilizio di via Monte San Martino – via Schiavini, per sostituire le piante di cui è previsto l’abbattimento con esemplari nuovi. Il percorso è stato seguito anche dagli altri due esponenti della giunta intervenuti, Cinzia Colombo (che da assessore alla partecipazione ha coordinato l’incontro) e l’assessore dei lavori pubblici Luigi Colombo.

A fronte della proposta sul rifacimento, rimaneva da affrontare la questione delle scelte di viabilità, che inizialmente si voleva rinviare successivamente, non essendo legata all’intervento sulla strada: su questo punto si è riacceso invece il dibattito, tra esigenze diverse emerse . Tutti d’accordo nell’evitare il traffico d’attraversamento che "taglia" per la Boschina, ma le scelte andranno riviste. Nel dibattito si è ritornati a discutere dello stato attuale della strada e delle buche, con la promessa del sindaco Guenzani di intervenire a breve sulle buche, prima dell’avvio dei lavori. Da questo punto di vista, è previsto l’esame da parte degli uffici comunali, scelta che potrebbe provocare qualche ritardo nell’avvio dell’intervento successivo. «Il progetto comunque è un bel passo avanti rispetto a prima» ha sintetizzato uno degli interventi: una parte dell’assemblea (soprattutto tra i crennesi) ha approvato il progetto, in attesa di definire le scelte di viabilità. Più di un dubbio è rimasto invece soprattutto tra le file dei residenti della via Boschina.

Al di là delle scelte – che si spera arrivino in porto in modo definitivo – l’assemblea si è rivelata interessante anche per l’attenzione rivolta dai gallaratesi: in un incontro aperto emergono le differenze tra le esigenze dei residenti, di chi abita vicino, di chi viene da altri quartieri per godersi il verde e il silenzio della Boschina. Una convivenza di interessi non sempre facilissima, lo si è visto anche su alcune proposte emerse. La Boschina è un patrimonio di tutti e lo ha ricordato, in positivo, anche il professor Luciano Ballerini, ricordando il percorso di «valorizzazione» che comprende il progetto dell’orto botanico e dei sentieri nel verde che il Liceo dei Tigli sta portando avanti ormai da tempo e che ora si appresta ad un salto di qualità. «Abbiamo già piantato alcune nuove piante, con il permesso dei proprietari. Ora proponiamo la piantumazione di 75 piante autoctone, cioè già esistenti nel luogo, con targhette di riconoscimento». Forse la cura passerà anche dalla condivisione e dalla valorizzazione di progetti come questi, nati dall’impegno dei cittadini.

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Pubblicato il 01 Giugno 2012
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