Giardiniere trasforma la casa in una maxi serra di marijuana

Avevano enormi piante di marijuana ovunque, nella camera da letto, in bagno, in cucina, mentre sul balcone c’erano solo quelle piccole da far crescere. Inoltre, tenevano due registri: uno con i clienti e i quantitativi venduti, uno quasi “professionale” con la catalogazione delle piante, descrizione ed effetti. Da veri “botanici” dello spaccio.
In manette, infatti, è finito un vero giardiniere di Saronno, con tanto di diploma di perito agrario. Si tratta di un ragazzo di 28 anni che, insieme alla compagna di 27 (anche lei arrestata), aveva avviato una grossa produzione di piante di marijuana, tutto all’interno del proprio appartamento. I due, nella loro abitazione in affitto in via Torres nella zona di Cascina Colombara, sono stati scoperti dagli uomini dei carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile di Saronno: dopo le indagini condotte nei giorni scorsi, i militari nella mattina del 26 settembre sono entrati nella casa, scoprendo la “piantagione” di marijuana, con piante che arrivavano anche a due metri di altezza.

Il 28enne, esperto in agraria, aveva creato tante serre all’interno dell’appartamento: una in camera da letto dentro in una sorta di armadio, dove le piante trovavano la luce grazie a una lampada speciale che si accendeva e spegneva con un timer; stessa situazione nella vasca da bagno; in cucina c’era un sacchetto di foglie già essiccate e pronte per essere sminuzzate, per un peso totale di 400 grammi (circa 4mila euro la vendita al dettaglio); intorno altro materiale, come bilancino di precisione e altro, per confezionare le dosi da vendere. Il tutto, con gli speciali fertilizzanti utilizzati, è stato sequestrato dai carabinieri, insieme alle 20 piante di varie dimensioni.
Una produzione che doveva essere continua, a giudicare dalla varia dimensione delle piante trovate e dalla quantità di semi diversi recuperati nell’appartamento.

Il “perito agrario”, che lavora anche come giardiniere dipendente nel Saronnese, oltre ad avere molta cura delle sue piante, era molto metodico. Insieme al registro dei clienti, teneva anche un quaderno botanico dove indicava le tipologie di piante e le sue caratteristiche: insieme al seme, metteva il nome della pianta, le dimensioni, le caratteristiche della foglia, ma anche il sapore e l’effetto che poteva darne il consumo. Ed ecco che sul “libro” si leggono espressioni come “pianta molto grande, poche cime, buon sapore”; “pinata piccola, sapore aromatico, grande resa” o ancora “foglie grandi, ma pessima resa, sapore molto speziato”.
I due sono stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di “produzione e spaccio di sostanze stupefacenti”. Tutto lo stupefacente ed il necessario per favorirne la coltivazione è stato sequestrato. Su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica Mirko Monti, sono stati messi agli arresti domiciliari nelle case di domicilio: il ragazzo a Saronno la ragazza a Sesto San Giovanni, in attesa della convalida da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio.