Crisi dell’elettrodomestico, un tavolo di confronto tra sindacati e ministero
Indicate alcune priorità di azione per il mantenimento dei 130.000 posti di lavoro: il rifinanziamento dei contratti di solidarietà difensivi e il finanziamento di quelli espansivi
«A furia di gridare e chiedere unitariamente un tavolo di lavoro sul tema della crisi abbiamo alzato il livello di discussione e ottenuto un confronto politico al ministero». A parlare è Matteo Berardi della Fiom-Cgil della Whirlpool e l’incontro di cui parla è quello che si è tenuto a Roma il 5 novembre al ministero per lo Sviluppo economico, su sollecitazione delle organizzazioni sindacali nazionali, per affrontare i gravi problemi che affliggono da anni il settore dell’elettrodomestico e per rivendicare specifiche iniziative di politica industriale.
All’incontro, a cui hanno partecipato i rappresentanti del ministero e i responsabili sindacali del settore, si è fatto il punto sulla crisi, sulle prospettive produttive ed occupazionali, in un quadro che vede una progressiva riduzione dei volumi e della capacità produttiva italiana, aggravata dalla perdurante fase recessiva internazionale.
In questo quadro, sono state indicate alcune priorità di azione per il mantenimento degli attuali 130.000 posti di lavoro, tra diretti e indiretti, facendo anche riferimento all’analisi emersa nel corso dell’assemblea nazionale dei delegati Fiom del settore del 6 giugno scorso. Tra le proposte: il rifinanziamento dei contratti di solidarietà difensivi e il finanziamento di quelli espansivi, da utilizzare come strumenti per favorire riduzioni d’orario di lavoro finalizzate alla salvaguardia dei livelli occupazionali; sostegno al salario attraverso la riduzione della pressione fiscale; sostegno alla ricerca e all’innovazione tecnologica di prodotto; sostegno al mercato, in particolare per i prodotti ad alta qualità ed elevata efficienza energetica; interventi sul costo del lavoro a favore della competitività delle imprese attraverso la leva fiscale.
È atteso nei prossimi giorni un documento condiviso dai sindacati presenti al tavolo con un insieme di richieste e proposte, che dovrà rappresentare anche un’ipotesi di lavoro per il tavolo di settore che il ministero si è impegnato a convocare rapidamente. Da parte sua il ministero concluderà il giro di incontri preliminari, convocando le imprese interessate.
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