Serial A-Killer

(d. f.) Il fatto che sia il giocatore con più soprannomi possibili dai tempi di Pozzecco aiuta senz’altro chi come noi deve fare i titoli al Pagellone. Ma questo non è il solo motivo (gli altri li leggerete nel giudizio accanto al voto) per cui Achille A-Killer Polonara è sulla copertina della nostra rubrica settimanale che questa volta ospita qualche insufficienza. Ci eravamo abituati bene nelle scorse settimane, registriamo l’inversione di tendenza ma confidiamo in una rapida risalita. Soprattutto per il Varese che da troppo tempo soggiorna nelle parti basse del Pagellone e che anche oggi viene "punito" attraverso il deludente Kone di questi tempi. 

Pagellone numero 97 del 5 novembre 2012

Achille Polonara 8 – Non ha ancora 21 anni ma ha già fatto innamorare (sportivamente parlando: gli cantano "Mi batte el corazon") tutta la Varese che va a canestro. A-Killer balza in vetta al pagellone nello stesso modo in cui aggredisce il ferro: con potenza, agilità e naturalezza, le stesse qualità con cui ha messo a segno un alley-oop spettacolare (e senza neppure schiacciare) al PalaMaggiò di Caserta. Nell’impianto che chiamano "la reggia del basket" passa una serata da sovrano del parquet. 22 punti, applausi, sipario. Fino al prossimo volo a canestro.

Katarina Barun e Christina Bauer 7 – O capitano, mio capitano! Nella pallavolo la fascia non si usa e il ruolo viene spesso sottovalutato, ma per prendere il posto di Havelkova e Berg nelle due squadre dominatrici dell’ultima stagione non bastavano due giocatrici qualunque. Contano la maturità e l’esperienza internazionale, certo, ma conta soprattutto la capacità di prendere per mano la squadra nei momenti di appannamento e di assumersi responsabilità importanti: questo, Christina e Katarina stanno già dimostrando di saperlo fare. E per le fortune di Busto Arsizio e Villa Cortese il "fattore B" sarà decisivo.

Cimberio radio&tv 5 – Se la squadra veleggia imbattuta in testa alla classifica, lo stesso non si può dire del "supporto mediatico" ai biancorossi. Non parliamo degli strumenti gestiti direttamente in Piazza Montegrappa (sito funzionale, profili Facebook e Twitter all’avanguardia) ma delle emittenti ufficiali che trasmettono le partite della squadra di Vitucci. La radio (Lupo Solitario) ha i ripetitori spenti ed è ascoltabile solo via internet (ma con uno smartphone è impresa al limite del disumano), la televisione (Rete 55) quando piove si "spegne" su larghe fette di provincia lasciando al buio i tifosi che devono così sperare in una connessione veloce per affidarsi allo streaming on line. Tirata d’orecchie e voto non troppo basso perché mitigato dall’ottima scelta di Andrea Meneghin quale spalla tecnica nelle telecronache del bravo Matteo Gallo.

Moussa Kone 4,5 – Da principe biancorosso a grande mistero. Dopo i gol di inizio stagione, nati da inserimenti fulminei, per il centrocampista proveniente dall’Atalanta è arrivato un lungo inverno anticipato. A parte qualche scampolo positivo (Novara, Sassuolo) le sue prove recenti variano tra l’impalpabile, l’abulico e il negativo. Oddio, forse gli si potrebbe dare un’altra occasione con lo schieramento a rombo come avvenuto per mezza partita a Modena, ma da uno come lui ci si aspetta sempre (e giustamente) che riesca a uscire dalle difficoltà con le proprie gambe. Noi speriamo che se la cavi.
 
Marco Ghidoli 4 – Il giovane centrocampista della Pro Patria non sfrutta l’ennesima occasione ricevuta per mettere in mostra le sue indiscusse qualità. Purtroppo il "Ghido" a Fano pensa bene di mandare all’aria la chance di giocare titolare concessagli da mister Firicano, facendosi espellere per doppia ammonizione dopo soli 36 minuti di gioco. Di lui Cusatis disse: «Marco é un giocatore da serie B e anche qualcosa in più, speriamo se ne accorga in tempo anche lui». Di tempo ne è rimasto ancora, ma di questo passo le occasioni saranno sempre meno.

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