Sommaruga: “Ecco perché faccio il sindaco a tempo pieno”

“Dopo tutte le critiche e le diffamazioni che mi son piovute addosso voglio affrontare la questione in modo chiaro e trasparente”.
Dopo il dibattito innescato in Consiglio comunale e la mobilitazione leghista contro la decisione del sindaco di svolgere a tempo pieno l’attività amministrativa, adesso è il primo cittadino a spiegare la sua decisione. Lo ha fatto con una lettera distribuita casa per casa in cui Sommaruga racconta perché ha scelto di prendere un’aspettativa al lavoro per dedicarsi unicamente alla carica di sindaco.
La polemica era nata durante la seduta consigliare in cui, in sede di assestamento di bilancio, venne comunicato che la posizione del sindaco era passata da “part time” a tempo pieno, il tutto anticipato da una lettera anonima.
Ad innescare le critiche delle opposizioni dei consiglieri Eliana Brusa e del leghista Mirko Zorzo era il fatto che, andando in aspettativa, le indennità INPS del sindaco si sono spostate a carico delle casse comunali, come accade a tutti i sindaci che fanno questa scelta e come prevede la legge. Ma la conclusione delle minoranze era che la scelta, se pur legittima, sarebbe costata troppo al comune di Albizzate.
Ora, però, Sommaruga si prende lo spazio di una lettera da una facciata e mezza per spiegare motivazioni e cifre della sua scelta.

Le motivazioni
Quando venne eletto il sindaco promise che avrebbe continuato a lavorare fino alla pensione, prevista entro i primi due anni del suo mandato, “purtroppo – spiega ora nella lettera il sindaco – la riforma pensionistica ha prolungato i tempi e quindi avrei dovuto continuare a lavorare dedicandomi al comune solo 2 ore al giorno più la sera e i sabati come ho fatto in questi 15 mesi. Sarebbe stato forse possibile se non avessi trovato la macchina comunale in uno stato che non avrei mai creduto così preoccupante e grave (…). Per questa situazione ho capito che la presenza quotidiana del Sindaco in comune è fondamentale”.

Le cifre
“Continuare a cumulare il mio stipendio dirigenziale per 14 mensilità, sommate con l’indennità dimezzata da sindaco di 540 euro che ho preso in questi mesi, sarebbe stato certamente vantaggioso per me e la mia famiglia ma candidandomi ho preso un impegno”. Al termine della sua comunicazione Sommaruga entra anche nel vivo della questione economica: “con la scelta che ho fatto la mia l’indennità di sindaco ora è pari a un lordo di 1.950 euro che corrisponde ad uno stipendio mensile netto di 1.150 per quest’anno e di 1.350 euro per i prossimi. Certo l’amministrazione dovrà farsi carico dei contributi INPS parametrati al mio stipendio di funzionario. Faccio presente – conclude però nella lettera Sommaruga – che i sindaci che mi hanno preceduto, oltre all’indennità intera di sindaco, hanno sempre percepito anche la pensione Inps cumulando così due compensi durante il loro mandato. Tutto questo era previsto dalla legge come è previsto dalla legge quello che il sindaco attuale sta facendo”.