Dalla caccia ai furbetti del quartierino all’Autorità bancaria europea
Il candidato presidente della terza lista "Ubi, banca popolare!" ha un curriculum corposo: funzionario alla Comit, docente universitario di matematica finanziaria alla Bocconi, membro del Comitato consultivo dell'Autorità bancaria europea, perito per le procure nei più grandi scandali finanziari italiani
Andrea Resti, classe 1965, ha ricoperto il ruolo di funzionario di banca per 7 anni alla Comit dove si occupava di pianificazione. Poi ha deciso di entrare nel mondo accademico, all’università di Bergamo dove è rimasto 7 anni e subito dopo alla Bocconi, dove insegna da 8 anni matematica finanziaria dei prodotti derivati, risparmio gestito e gestione dei rischi finanziari e dove ha diretto per tre anni un centro di ricerca dell’Università Bocconi. L’attività accademica non gli ha impedito di tenere vivo il legame con il mondo bancario: ha svolto attività di consulenza per tutte le grandi banche italiane, ha lavorato per la Banca d’Italia e anche per le organizzazioni sindacali («Ho trovato nel sindacato persone pragmatiche e attente al bene dellazienda più di quanto si creda»). Ha collaborato e collabora tuttora con i magistrati di diverse procure, nella veste di perito tecnico, nelle inchieste riguardanti i maggiori scandali finanziari italiani: Furbetti del quartierino, caso Unipol e Bnl, crac del Gruppo Burani, solo per citarne alcuni.
«Una delle mie caratteristiche – dice Resti – è un forte senso di giustizia e rispetto delle regole. Nella mia attività a supporto delle procure ho capito quali sono le patologie che possono far saltare una grande banca popolare, come quella di Lodi, la banca di Fiorani, dove di fatto c’era un gruppo dirigente autoreferenziale che nessuno osava mettere in discuassione e che purtroppo in quel caso era dedito ad attività illecite. Questo meccanismo ha impedito alla banca di sviluppare quegli anticorpi adeguati per salvarsi».
È membro del Comitato consultivo dell’Autorità bancaria europea, incarico non retribuito che ogni due mesi lo porta a Londra. Questo organismo vigila sulle grandi banche europee e soprattutto redige la normativa di secondo livello (circolari e regolamenti) su come fare la vigilanza.
Il 20 aprile Resti si presenterà di fronte all’assemblea dei soci di Ubi Banca come candidato presidente del consiglio di sorveglianza per la lista "Ubi, banca popolare!".
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