Dell’Oste e Chirico provano il colpaccio al Gp Carnaghese

Sabato prossimo, 20 luglio, Carnago torna a ospitare il Gran Premio Industria, Commercio e Artigianato, prova che per diversi anni ha visto in lizza i professionisti (la chicca è stato il successo per distacco colto da Ivan Basso nel 2010) e che per la sua 42a edizione torna invece a rivolgersi a quella che una volta era la categoria dilettanti, ovvero gli under 23 e gli Elite.
Una scelta ponderata quella fatta da Adriano Zanzi e dagli uomini della Carnaghese, capaci comunque di allestire una prova di alto profilo nazionale nonostante la crisi economica che ha già cancellato decine di corse italiane in tutte le categorie.
Una rappresentaza "Pro" ci sarà, non in gara: a Carnago si attende infatti Luca Scinto, attuale team manager della Vini Fantini che proprio vent’anni fa conquistò su questo traguardo una vittoria importante per il suo successivo passaggio nel grande cicilsimo. In gara ci saranno invece un paio di corridori di casa molto attesi: si tratta di Daniele Dall’Oste e Luca Chirico che ben conoscono il Circuito del Seprio e faranno di tutto per regalare una gioia ai propri sostenitori.
Venti le formazioni al via, con squadre provenienti da Abruzzo, Emilia, Veneto, Trentino, Piemonte e ovviamente Lombardia, con il Velo Club Mendrisio a dare un tocco di internazionalità. Presenti tutti i grandi team del mondo dei dilettanti che troveranno «la stessa organizzazione di cui godevano i professionisti – assicura Zanzi che rilancia – Anche per questo ci aspettiamo ancora il pubblico delle grandi occasioni, perché lo spettacolo è assicurato».
Prima del via Maurizio Giovannella premierà il neo-campione italiano Elite Paolo Colonna; poi la corsa (si comincia alle 13) si snoderà per 164,8 chilometri sviluppati sul circuito che, partendo da Carnago, toccherà Solbiate Arno, Caronno Varesino, Morazzone, Castiglione Olona, Gornate Olona, Torba, Castelseprio. Arrivo di nuovo a Carnago con lo speattacolare arrivo situato al termine di uno strappo in centro paese, quello su cui in passato gente come Gerrans, Ginanni o Visconti (al centro sul podio nella foto) ha fatto la differenza.