Le mense scolastiche “a km zero” premiate dalle associazioni di consumatori

Le mense scolastiche sono spesso al centro di lamentele per la qualità del servizio o per i costi, ma talvolta possono fare notizia anche in positivo: a Gallarate per esempio il servizio di refezione scolastica ha ricevuto un riconoscimento per “Le buone pratiche dell’agroalimentare”, promosso da sette associazioni lombarde per la tutela dei consumatori (Movimento Difesa del Cittadino, Adiconsum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Consumatori e Unione Nazionale Consumatori). L’iniziativa – che premia enti pubblici e privati – si collega a Expo e in particolare al tema che caratterizza l’edizione 2015, “Nutrire il pianeta”. Fra i punti qualificanti del servizio allestito a Gallarate, la presenza, nei menu offerti alle scolaresche, di prodotti locali / a Km 0; provenienti da agricoltura biologica; DOP / IGP o comunque rientranti nell’ambito delle produzioni tradizionali; facenti parte del circuito del commercio Equo Solidale. L’organizzazione gallaratese prevede la raccolta differenziata e un sistema per rilevare la soddisfazione degli utenti. Soprattutto, l’aggancio al programma Siticibo del Banco Alimentare consente di recuperare cibi non distribuiti ma ben conservati, in particolare pane e frutta, per destinarli alle persone in difficoltà, con il tramite delle realtà attive in ambito sociale (Caritas, mensa del Buon Samaritano).
«Le buone pratiche riconosciute dalle associazioni di consumatori – nota l’assessore alla Pubblica Istruzione, Sebastiano Nicosia – hanno positive ricadute concrete e una notevole potenzialità educativa. Per questo possono essere sfruttate per sensibilizzare ulteriormente insegnanti, bambini e genitori sui temi dell’alimentazione sana, della lotta agli sprechi e dell’attenzione verso i più deboli».