Salta il sopralluogo programmato coi consiglieri del Pd

Alla fine le chiavi le hanno dovute riconsegnare ai funzionari del comune, da cui erano state prese per verificare lo stato dell’immobile che si affaccia su piazza Repubblica. Niente caschi da cantiere, niente macchine fotografiche, niente sopralluogo: stamani le porte della ex caserma Garibaldi sono rimaste chiuse per i consiglieri comunali del Partito Democratico, che hanno dato vita ad un presidio estemporaneo di protesta e hanno colto l’occasione per illustrare alla stampa la loro posizione.
«In primo luogo mi chiedo cosa ci sia da nascondere all’interno della Ex Caserma – ha esordito Fabrizio Mirabelli – a tal punto da impedirci il sopralluogo programmato per questa mattina per questioni “di sicurezza”. Siamo consiglieri comunali e abbiamo il diritto di esercitare le nostre funzioni di controllo».
Insieme a Mirabelli era presente anche l’ex segretario cittadino Molinari e quello in carica Paris, che si sono intrattenuti fra una ventina di persone che a capannello hanno ascoltato la posizione del Pd in merito all’immobile e alla riqualificazione dell’area del centro (di cui fa parte anche l’attuale teatro, e l’immobile di via Ravasi).
«Sulla caserma Garibaldi l’amministrazione non ha le idee chiare, è confusa – ha spiegato Mirabelli – . Qualche settimana fa apprendevamo dalla stampa la decisione della maggioranza di abbattere l’intero immobile. Poche ore dopo venivamo messi a conoscenza, sempre a mezzo stampa di un rapido risolutivo presunto intervento del Governatore lombardo Maroni per la realizzazione del teatro che la città attende dal 1953. Nell’attesa di conoscere quali saranno le ennesime dichiarazioni riteniamo in primo luogo rischioso e inutile procedere all’abbattimento totale della caserma senza certezze su modalità e tempi del progetto. Inoltre riteniamo palesemente impraticabile la strada scelta dall’amministrazione Fontana sia per l’area identificata, sia per le modalità tecniche adottate per la realizzazione del nuovo teatro».
Cosa fare allora all’ex caserma Garibaldi?
«Nell’ala prospicente via Magenta e nel cortile interno possono trovare spazio servizi legati all’attività dell’ente, quali ad esempio la futura caserma della polizia locale – conclude Mirabelli – . Sul lato che si affaccia su piazza Repubblica, invece deve trovare spazio un centro culturale e ricreativo, un luogo di ritrovo, svago e riflessione: una casa per le associazioni».