Anche Busto diventa no slot: “Premi ai bar senza macchinette”

E’ stata una lunga battaglia del consigliere Marco Cirigliano quella che ha portato anche la città di Busto Arsizio a premiare i bar che rinunceranno alle slot machines. Il consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà aveva infatti chiesto di premiare quei locali disposti a spegnere definitivamente le macchinette che tanti guai hanno portato a troppe persone proponendo, come incentivo, uno sconto sulla tariffa dei rifiuti. «Un’ipotesi troppo onerosa», spiega l’amministrazione che, in tal caso, avrebbe dovuto recuperare sugli altri contribuenti parecchie decine di migliaia di euro.
E così il voto unanime del consiglio comunale (con la sola eccezione del leghista Pinciroli) ha optato per altre tipologie di incentivazione ma che non saranno di carattere strettamente economico. Anzi, sconti e altri benefit i bar che decideranno di abbandonare le macchinette è molto improbabile che ne riceveranno. Con gli stretti cordoni della borsa, infatti, la Città è più propensa a rilasciare civiche benemerenze a quei baristi che diranno addio alle slot machines. Ma di soldi non se ne vedranno.

«Quelle macchinette fruttano circa 2.000 euro al mese» spiega l’assessore Ivo Azzimonti che, proprio per questo motivo giudica ininfluenti gli aiuti economici citando, ad esempio, il caso di Castellanza. In realtà la campagna per dire addio alle slot machines a Castellanza è stata un vero successo. Sono stati ben 38 i locali commerciali che hanno detto addio alle slot dopo l’avvio della campagna del progetto "Bar Etico". 38 bar su 70, più della metà. In questo caso, tra l’altro, il contributo economico ha avuto un valorre puramente simbolico: 250 euro una tantum. Eppure i risultati ci sono stati.