Il poeta Crespi e l’architetto Gambini, Busto li rivaluta in biblioteca
Le foto dell'architetto liberty restaurate e le poesie del letterato bustocco riscoperte grazie alle tesi di due studentesse nella nuova sala Piero Monaco
Prende il via giovedì 2 ottobre l’iniziativa “La Biblioteca si svela“, che invita il pubblico a scoprire il prezioso patrimonio della sezione di Storia locale della biblioteca, che, oltre a comprendere più di 1000 libri e opuscoli riguardanti la storia, la cultura, i personaggi importanti e gli scrittori della nostra città, custodisce appunto alcuni fondi significativi, in primis quello dell’architetto del liberty Silvio Gambini con i progetti originali, i disegni, i libri e la sua corrispondenza e il Fondo Bruno Grampa con manoscritti e documenti preziosi.
Giovedì 2 ottobre alle ore 21 nella nuova sala Piero Monaco sarà presentata la tesi di laurea di Letizia Stefanazzi sul restauro di buona parte delle lastre fotografiche del Fondo Gambini: si tratta di circa 1.000 pezzi tra lastre fotografiche e negativi che costituiscono forse la parte più privata e poco esplorata del fondo di questo sempre più studiato architetto del liberty. L’autrice sarà presentata da Giuseppe Pacciarotti, esperto d’arte e storico locale. Il titolo dell’incontro è “Silvio Gambini un architetto fotografo”.
Il 14 ottobre è invece la volta di “Gaetano Crespi: un bustocco poeta a Milano”, a cura della studentessa Valeria Grazioli, autrice di una tesi di laurea, prodotta a cavallo tra il 2013 e 2014, che approfondisce una parte del Fondo Crespi–Legorino (tre bustocchi Gaetano, Ferruccio ed Enrico che hanno operato con la loro attività poetica, pittorica e scultorea negli anni a fine Ottocento). In particolare la tesi si focalizza su Gaetano, il poeta, che operò a Milano, con riconoscimenti e frequentazioni di personaggi famosi quali Verdi, Trilussa, Fogazzaro. Conduce l’incontro la giornalista Marilena Lualdi. Ad entrambi gli appuntamenti collabora La Famiglia Bustocca.
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