Assemblea pubblica per salvare le iscrizioni al Manzoni

Docenti e personale tecnico amministrativo riuniti in assemblea sindacale chiedono l'attivazione di 11 prime che permetterebbe di non mandare via molti studenti

Nuovo liceo linguistico Manzoni (inserita in galleria)

Il liceo Manzoni non ci sta. Riuniti in assemblea questa mattina, giovedì 3 marzo, docenti e personale tecnico e amministrativo hanno ribadito la propria contrarietà alla volontà di respingere la richiesta di iscrizioni di 63 ragazzi: « Quando sono stati fatti gli open day – racconta Giuliana Bottelli rappresentante sindacale insieme a Rosella Galbiati e a Laura Roncoroni – sono state date rassicurazioni che tutte le domande per l’opzione Esabac e per la lingua spagnola sarebbero state accolte. Non ci sono alternative alla nostra offerta su questo territorio: per il corso Esabac occorre andare a Luino. I professori che hanno fatto l’orientamento sono molto arrabbiati perché sono state promesse cose che oggi si vorrebbe non mantenere».

Per il Manzoni “l’overbooking” è ormai una tradizione che si rinnova annualmente: il contenimento delle classi è una prassi stabilita d’intesa tra Provincia e Ufficio scolastico provinciale per evitare di alimentare false speranze in ragazzi che poi devono essere riorientati su altre scuole. La possibilità di inserire una seconda o terza alternativa al momento dell’iscrizione risponde ai medesimi criteri di ottimizzazione degli spazi assegnati a ciascuna scuola.

Di solito erano i genitori degli esclusi a mobilitarsi per forzare la situazione. Questa volta sono gli stessi professori che chiedono rispetto di una delibera del Consiglio di Istituto che oggi appare ignorata: « Al termine della riunione – racconta ancora la delegata RSU del Manzoni –  abbiamo deciso di cercare i documenti che comprovino la regolare approvazione della delibera da parte del Consiglio di Istituto lo scorso 23 febbraio circa l’istituzione di 11 classi. Dato che la Provincia ha comunicato il 29 che saranno concesse solo 10 prime, vuol dire che la volontà del Consiglio di Istituto è negata. Il problema non possono essere gli spazi: quest’anno usciranno 13 classi, per cui potremmo attivare anche 12 prime, dato che ci sono i numeri. Non si capisce quale sia il reale impedimento».

Per aggiornate tutti, docenti, personale ata e genitori degli iscritti al primo anno, è stato deciso di convocare un’assemblea pubblica e aperta che si dovrebbe svolgere sabato 5 marzo alle 18 in una sede ancora da definire: « Vogliamo incontrare tutte le parti interessate e spiegare la situazione».

Lo scorso anno, il Manzoni aveva attivato 9 prime

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Pubblicato il 03 Marzo 2016
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