Paola Reguzzoni a Beata Giuliana: “Io donna dei fatti”
La candidata alle primarie, Paola Reguzzoni, ha incontrato la comunità di Beata Giuliana
Nella mattinata di oggi, sabato 19 marzo, l’assessore ai lavori pubblici, candidata alle primarie del centrodestra, Paola Reguzzoni, ha incontrato la comunità del quartiere per discutere sul progetto di chiusura e di sistemazione del parco di piazza Beata Giuliana ma l’incontro, inevitabilmente, ha toccato anche le prossime primarie del centrodestra (qui tutte le notizie sull’argomento).
Sono stati toccati diversi temi, tra i quali, su domanda di uno dei cittadini presenti, docente all’ITE Enrico Tosi, il motivo per cui i bustocchi dovrebbero optare per lei come candidata sindaco alle primarie del centrodestra, che si terranno il prossimo 3 aprile al Museo del Tessile: «Io parlo molo peggio di Farioli, molto meno di Farioli, ma lavoro molto molto di più» – ha brevemente risposto la Reguzzoni per poi riportare l’attenzione sul vero motivo d’incontro di questa mattina, non di natura politica.
La sistemazione e la chiusura del parco davanti alla chiesa avverrà. Il progetto vedrà la sua realizzazione in tre fasi: entro fine aprile verrà sistemata l’area giochi e verranno posizionati cestini e panchine. In una seconda fase, prevista indicativamente per questa estate, si procederà alla chiusura della zona con delle staccionate, verranno sistemate e tagliate le piante e verrà posizionata anche una piccola fontanella. L’ultimo punto su cui lavorare, ma probabilmente il più importante, sarà incrementare il sistema d’illuminazione del parco.
Se i residenti della zona limitrofa tirano un sospiro di sollievo, non possono fare lo stesso coloro che abitano nei palazzi residenziali di viale Repubblica, all’angolo con via Azimonti, che circondano un parco fino a poco tempo fa lasciato completamente alla deriva. I residenti chiedono da anni che il parco venga chiuso, ma questo per ora può solo rimanere un sogno ad occhi aperti. Frequentato da baby gang e vandali che lo cospargono di bottiglie di vetro, l’area verde viene utilizzata come “scarico merci” e le macchine entrano liberamente nel parco nello stesso momento in cui, spesso, ci sono dei bambini che stanno giocando.
Sebbene l’amministrazione comunale abbia provveduto, circa una quindicina di giorni fa, a far tagliare le piante che crescevano liberamente da almeno trent’anni, il progetto incontra alcuni ostacoli di non poco conto. Non tutti i condomini sono d’accordo e bisogna ancora sentire i due amministratori dei palazzi coinvolti, anche perché la chiusura del parco comporterebbe lo spostamento dei citofoni, spesa che dovrebbero sostenere i residenti.
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