Tenta la truffa al concessionario con la falsa busta paga

L'uomo stava perfezionando l'acquisto di una vettura da 36 mila euro ma è stato scoperto e denunciato insieme a due complici. Nella sua auto numerose buste paga falsificate

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Non si fermano i casi di persone truffate nella Provincia di Varese, l’ultima frontiera del raggiro riguarda le concessionarie di auto e i relativi finanziamenti per acquistare vetture attraverso false buste paga.

Nella mattinata di ieri, 12 ottobre, un terzetto di truffatori è stato “pizzicato” in flagrante dagli investigatori del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio. Nei giorni scorsi, infatti, i poliziotti di via Candiani hanno ricevuto, dai colleghi della Questura di Firenze, una querela presentata dal rappresentante di una società finanziaria che aveva accertato che un uomo si era presentato presso un’autoconcessionaria di Busto Arsizio chiedendo un finanziamento di circa 36.000 euro per l’acquisto di una vettura di alta gamma, presentando, a garanzia della restituzione del prestito, una busta paga che però, come accertato dalla stessa finanziaria, è poi risultata essere falsa.

Gli agenti della squadra investigativa dunque hanno preso contatti sia con la finanziaria che con l’autosalone per cogliere sul fatto il truffatore, rassicurato sul buon esito della sua domanda di finanziamento, nel momento in cui si fosse presentato per ritirare l’autovettura.

L’uomo, nella giornata di ieri, si è effettivamente presentato in concessionaria, dileguandosi immediatamente dopo il suo arrivo per aver probabilmente intuito che qualcosa non fosse andata per il verso giusto. I poliziotti si sono dunque subito messi sulle sue tracce, individuandolo in un parcheggio poco distante in compagnia di altri due individui.

Sulla loro vettura sono state trovate numerosissime buste paga a nome di varie persone italiane e straniere, tutte false e destinate ad essere utilizzate per ottenere fraudolentemente altri finanziamenti per l’acquisto di autovetture e di immobili.

I tre, italiani residenti a Milano e Limbiate (MB), con precedenti, sono stati denunciati per tentata truffa e falso e contemporaneamente nei loro confronti è stato avviato il procedimento per l’irrogazione da parte del Questore del divieto di ritornare a Busto Arsizio per tre anni

Ieri in serata sono inoltre giunte alla Sala Operativa della Polizia di Stato di Varese due segnalazioni di truffa. La prima riguardava una tentata truffa ai danni di un’anziana da parte di due soggetti, un uomo ed una donna, che con la classica scusa di essere operatori di una qualche azienda di energia elettrica hanno cercato invano di farsi aprire la porta di casa. Nel secondo caso, circa un’ora più tardi, le Volanti sono intervenute presso l’abitazione di un’anziana signora alla quale sedicenti operatori di polizia avevano sottratto alcuni monili che la donna teneva in casa. Da questi episodi la Questura di Varese trae spunto per ricordare questo fenomeno in costante evoluzione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Ottobre 2016
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