Vaccinazioni: qualche irregolarità negli asili parificati

Il Presidente dell'associazione VasmFism Rolandi parla di due o tre bimbi non ammessi in classe. I dati in provincia dell'ATS Insubria

Scuola dell'infanzia di Lissago

Un paio di casi, una protesta ma con toni ragionevoli. Nelle scuole dell’infanzia parificate aderenti alla VASM FISM l’introduzione della legge sull’obbligo dei vicini è stata assorbita senza grosse proteste: « Sin dall’approvazione abbiamo sempre chiarito che le nostre realtà sono accoglienti e inclusive ma non fuorilegge» spiega il presidente Silvano Rolandi.

Alcuni genitori, apprese le novità introdotte dalle legge Lorenzin, avevano cercato durante l’estate vie alternative all’offerta pubblica convinti che il canale privato parificato non venisse ricompero nelle normativa: « Nelle scuole associate – spiega VASM FISM – non si sono verificati problemi in ordine al regolare inizio dell’anno scolastico. Pochi casi sporadici non hanno inciso sulla normale ripresa dell’attività e sono tutt’ora oggetto di attenzione».

I bimbi non in regola non sono stati ammessi in classe come prevede la legge: « Un genitore ha protestato – ammette Rolandi – ma si è trattato di un confronto chiarificatore».

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Fino a oggi , come si evince dalla tabella fornita dall’ATS Insubria, sono stati consegnati quasi 13.000 certificati , in gran parte emessi dall’ASST Vallo Olona ( 10.320) mentre gli uffici vaccinali hanno preso circa 1200 appuntamenti per regolarizzare parte delle posizioni dei circa 4000 bimbi in età prescolare che risultavano non in linea con il calendario vaccinale lo scorso 25 agosto. L’Ats Insubria ha fornito dati ancora parziali della situazione all’11 settembre, scadenza indicata dal Ministero

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Settembre 2017
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