Varesenews Business

I botti nei cieli e quelli sul giornale

Numeri da record con alcune curiosità e la conferma del peso che Varesenews ha nel panorama dei media anche a livello nazionale

Generico 2018

Oggi durante una lezione all’Università dell’Insubria ho raccontato il “dietro le quinte” di una giornata particolare a Varesenews. Molte curiosità sul lavoro della redazione, ma soprattutto un’analisi di come sia cambiato il mondo dell’informazione.

Quando nel 1997 abbiamo mosso i primi passi avevamo un’unica piattaforma di pubblicazione: il nostro server web. Una situazione che è rimasta così per circa cinque anni. Da allora il cambiamento è diventato il nostro compagno di viaggio, e anche il nostro incubo. Ora lavoreremo su una ventina di piattaforme e forse anche più. Non abbiamo più un server, ma una linea di macchine virtuali che scalano il traffico con una tecnologia che nemmeno saprei spiegare.

Poi resta il nostro lavoro, quello che con professionalità e cura mettono in campo giornalisti giovani e meno giovani, ma che con uguale passione si impegnano per informare. Oggi abbiamo davvero portato Varese nel mondo, ben più di quello che possiate vedere rappresentato dall’editoria tradizionale.

Social beat, uno strumento di una società bergamasca che analizza i dati dei flussi e delle interazioni social, ci ha fornito un report in cui si vede con evidenza la forza della nostra presenza che ha sbaragliato i giornali nazionali di ogni genere.

Stasera chiudiamo la giornata con record assoluti di lettori. Quasi 400mila visitatori unici, oltre 500mila visite e un milione di pagine viste. Numeri di questa entità sono straordinari e ci hanno subito portato in cima a tutte le classifiche social in Italia per qualche ora. Alle 11 e quaranta avevamo connesse oltre 23mila persone. 

La rapida successione dei due botti nei cieli lombardi ha scatenato un finimondo. In pochi minuti siamo stati subissati di chiamate, messaggi con ogni genere di mezzo possibile, fino a quando intorno alle 11.30 non siamo arrivati ad avere la conferma ufficiale dalla Prefettura che si trattava di due jet che avevano infranto il muro del suono.

Fin qui i fatti di cronaca che ormai conoscete. Ne hanno parlato tutti i giornali, le agenzie di stampa, le radio, i Tg e soprattutto i social.

In casi come questi, complice anche il fatto che per fortuna, a parte uno spavento iniziale, non ci sono stati reali problemi per nessuno, la redazione dà il meglio di sé. Il fatto di vivere e lavorare in zone diverse della provincia ci ha permesso di avere subito chiaro come il fenomeno fosse davvero molto esteso. I botti si sono sentiti quasi ovunque in provincia.

Una situazione che stasera analizziamo guardando con curiosità le statistiche. Per la prima volta in 20 anni, una singola notizia ha sbaragliato la home page. Con quasi 300mila visualizzazioni l’articolo dei due botti è la parte più vista del giornale. L’ulteriore curiosità è come abbiano fatto i due terzi a entrare dritti in quel file. A fianco del tradizionale lavoro dei social (Facebook e Twitter, ma stavolta anche Instagram ha portato centinaia di visite), sono stati i dispositivi mobile a fare la differenza. Le visite, a parte un 10% arrivate da link di siti diversi, si sono ripartite in parti uguali tra accessi diretti, social e motori di ricerca. Google e diverse app che aggregano notizie per lunghe ore hanno avuto Varesenews come notizia di apertura su quell’argomento. Tante le chiavi di ricerca con cui i cittadini cercavano informazioni su Google. Una delle più simpatiche è stata: “oggi al nord Italia botti tremendi”.

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

La libertà è una condizione essenziale della nostra vita. Non ci può essere libertà senza consapevolezza e per questo l’informazione è fondamentale per ogni comunità.

Pubblicato il 22 Marzo 2018
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