Da burocrazia a opportunità. Quando il cedolino paga fa crescere l’impresa

Italia in alta classifica mondiale per numero di adempimenti. Spiegano le consulenti del lavoro di Confartigianato Varese Artser: «L’imprenditore da solo rischia di disperdere tempo e risorse. Insieme possiamo trovare soluzioni che aumentano le performance»

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L’insostenibile pesantezza dell’essere imprenditore quando, di mezzo, ci sono leggi non semplici da interpretare e adempimenti in continuo cambiamento ai quali ottemperare. Ammette Paola Cappelli, consulente del lavoro di Confartigianato Varese Artser: “La normativa, soprattutto in fatto di lavoro, è sempre più complessa e in continuo movimento”.

Qualche numero per chiarire il punto: in Italia sono in vigore circa diecimila leggi a livello nazionale, alle quali sommare le circa 27mila di matrice regionale. Non per nulla la classifica “Doing business 2019” della Banca Mondiale ci colloca in 51esima posizione, su 190 Paesi analizzati, per capacità (o “incapacità”) di sostenere le attività economiche anche attraverso processi di semplificazione.

E, poiché il tempo speso in burocrazia è tempo che non crea valore (il modello Toyota insegna), risolvere il problema è oggi non solo una necessità ma anche un fattore decisivo per la competitività sul mercato.

Conferma Francesca Maffini Brambilla, anche lei nello staff degli otto consulenti del lavoro di Confartigianato Varese Artser, a proposito di azioni mirate ad accrescere le performance: “Abbiamo aiutato un’azienda a riflettere sui suoi maggiori fornitori (per avere più potere contrattuale), sul costo e sulla quantità di materie prime per crescere in competitività. Con loro abbiamo affinato l’inserimento di sistemi di misurazione per gli scarti delle lavorazioni e sistemi di certificazione, ma abbiamo anche sensibilizzato i collaboratori sulle scelte e sulle prospettive aziendali. Renderli partecipi dei dati dell’impresa – costi ma anche risparmi potenziali – aumenta le motivazioni. In altre aziende, invece, i versamenti per i premi Inail erano troppo elevati: in questo caso abbiamo proposto all’imprenditore percorsi di certificazione per ottenere l’OT24. In altri casi ancora, abbiamo organizzato incontri con i dipendenti nei reparti produzione delle aziende. Le piccole imprese non hanno un servizio Risorse Umane, così l’impiegata di turno viene assillata da richieste che riguardano sempre gli stessi argomenti. Con proiezioni di poche ma efficaci slide, forniamo a tutti una guida sui contenuti della busta paga e su ciò che è definito dal contratto del loro specifico settore”.

Le piccole imprese non hanno un servizio Risorse Umane, così l’impiegata di turno viene assillata da richieste che riguardano sempre gli stessi argomenti.

Per gestire le complicate attività che stanno alla base della gestione del personale, si è scelto di affiancare ai consulenti del lavoro anche altri professionisti in grado di rispondere a 360 gradi ai bisogni di un’azienda, di qualsiasi dimensione e di qualsiasi settore: sicurezza, medicina del lavoro e formazione si amalgamano così per portare l’impresa a un livello che spesso supera le aspettative degli stessi titolari.

Quando l’adempimento diventa opportunità

Prosegue Paola Cappelli: “Dietro al cedolino paga ci sta il mondo, ed è per questo che entriamo nel merito di quello che è l’azienda e di cosa vuole ottenere. Sul tavolo ci sono tanti obiettivi da raggiungere: conosciuti o sconosciuti, diretti o trasversali”. Imprese individuali, con dipendenti o che vogliono assumere, tutte devono essere rassicurate sull’applicazione di una normativa che, in fatto di lavoro, è sempre più complessa e in continuo cambiamento. “Il nostro primo compito – prosegue Paola – è quello di far capire agli imprenditori che è importante seguire determinati step. Ma a loro diamo certezze, perché l’adempimento diventa un’opportunità per crescere ed essere più dinamici e forti”. Questa consapevolezza nasce dal fatto che un team di esperti si confronta, elabora soluzioni personalizzate, entra nel vivo delle questioni, apre nuovi fronti, affronta i problemi da angolazioni diverse, propone scelte funzionali e innovative.

Dietro al cedolino paga ci sta il mondo, ed è per questo che entriamo nel merito di quello che è l’azienda e di cosa vuole ottenere.

Soluzioni innovative e risparmio di tempo

Sostiene ancora la consulente di Confartigianato Artser: “Capire la realtà aziendale con la quale lavoriamo è fondamentale, e una volta che si entra in sintonia con l’imprenditore si è in grado di elaborare un piano che corrisponde in pieno alle sue esigenze oppure consigliare interventi fuori dagli schemi. Ecco perché sicurezza-medicina del lavoro-formazione-consulenza sono i quattro pilastri che danno un valore aggiunto: essere in regola significa essere sicuri sull’inserimento contrattuale dei collaboratori, le visite aziendali, il documento di valutazione dei rischi, i corsi obbligatori e quelli customizzati, l’accompagnamento degli apprendisti (e la burocrazia che ne consegue). Si tiene tutto sotto controllo garantendo quel risparmio di tempo che per l’imprenditore, oggi, è un plus valore nel lavoro di tutti i giorni”.

Una volta che si entra in sintonia con l’imprenditore si è in grado di elaborare un piano che corrisponde in pieno alle sue esigenze

Anticipare le scelte per dare una marcia in più

Essere partner strategici dell’azienda, significa anche affiancarla in tutto quello che può sembrare scontato ma non lo è affatto. Per esempio la prevenzione: “Prevenire consapevolmente – incalza Francesca Maffini Brambilla – significa andare oltre l’obbligatorietà delle norme per rendere le imprese ancora più efficienti e attrattive. Come dice Cappelli, l’elaborazione del cedolino paga – nel quale molti includono tutto ciò che è amministrazione del personale, ma non è così – è solo il punto di partenza. Da questo prende il via una serie di ragionamenti e riflessioni con l’imprenditore. Per orientarne e anticiparne le scelte”. Per esempio, conoscendo i casi e i tempi della malattia dei collaboratori, il monte straordinari e delle ferie si può affrontare la riorganizzazione aziendale nel suo complesso. E si arrivare a soluzioni che danno una marcia in più.

Un consulente per dare stabilità

A qualunque domanda c’è sempre una risposta adeguata e, soprattutto, la figura del consulente è disponibile in ogni momento. Conclude Maffini Brambilla: “Il nostro database, ovviamente in regola con quanto definito dal Regolamento privacy europeo, ci permette di intervenire su qualunque questione: conoscere il passato dell’impresa ci facilita nell’affrontare i suoi futuri problemi. È questa la stabilità: qualcosa di cui le imprese, oggi, hanno veramente bisogno”.

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Pubblicato il 09 Aprile 2019
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