Bianchi: “Celebriamo lo sbarco sulla Luna ma dobbiamo essere pronti a tornarci”

Il deputato leghista guarda agli obiettivi che ha fissato l’amministrazione Trump negli Stati Uniti con la missione Luna 2024: "l'Italia ha le competenze e la posizione per cercare di agganciare la missione"

«A cinquant’anni dallo sbarco sulla Luna non bisogna solo ricordare ma anche provare ad agganciarsi a chi sta pensando di tornarci». Nei giorni in cui ricorre l’anniversario dei primi passi dell’uomo sul nostro satellite Matteo Bianchi, deputato varesino della Lega, guarda dal Parlamento alla prospettiva di una nuova missione che l’Italia non deve lasciarsi sfuggire.

Bianchi pensa agli obiettivi che ha fissato l’amministrazione Trump negli Stati Uniti, dove il presidente ha già annunciato l’intenzione di aggiungere nuove risorse da destinare agli sforzi per far tornare gli astronauti americani sulla Luna entro il 2024.

«Quella americana è una sfida che non possiamo permetterci di non cogliere – ha spiegato Bianchi, che fa anche parte dell’intergruppo parlamentare per il settore aerospaziale -. Se l’Italia vuole rimanere tra i grandi non possiamo lasciarci sfuggire questa partita che coinvolge diversi piani».

Secondo il deputato di Morazzone il nostro paese si trova in questo momento in una condizione ideale per cercare di puntare all’obiettivo di partecipare al programma spaziale: «il nostro paese è ricco di imprese che portano con loro un enorme bagaglio di conoscenze nel campo aerospaziale. Basti pensare solo al patrimonio che abbiamo in provincia di Varese».

E se per la sfida tecnologica l’Italia potrebbe essere pronta, secondo Bianchi c’è anche un elemento geopolitico da non sottovalutare: «in questa fase storica si sta creando un forte bipolarismo nel mondo, non più tra Stati Uniti e Russia ma tra Stati Uniti e Cina e lo spazio gioca un ruolo importante in questa sfida».

A vantaggio del nostro paese ci sono alcuni elementi politici: «È evidente che il partner europeo di riferimento degli americani nell’attuale quadro politico non sono la Francia o la Germania ma siamo noi italiani. Per questo non dobbiamo perdere i prossimi step geopolitici. Dobbiamo farlo per le nostre aziende di settore e perché è un obiettivo ambizioso per tutti. L’azienda principale naturalmente è Leonardo che su questa partita si sta già muovendo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Luglio 2019
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