‘Fischiava il treno’ in valle Olona, a Gorla Minore si ricorda il passato

Domenica 13 ottobre si terrà la dodicesima edizione della festa che vuole far risentire le atmosfere di inizio secolo, quando passava la locomotiva

ferrovia valmorea treno a vapore

Domenica 13 ottobre ci sarà spazio per i ricordi a Gorla Minore. I ricordi di quando il trenino passava in valle Olona, permettendo il collegamento da Castellanza a Malnate, per poi prolungarsi fino a Mendrisio.

Una memoria condivisa importante per la comunità, che ogni anno viene celebrata con ‘Fischiava il treno’, una festa che rappresenta un vero e proprio tuffo nel passato, spostando indietro le lancette del tempo.
‘Ul trenen daa vall d’Uöna’ sarà infatti il protagonista della giornata, come racconta una delle anime della manifestazione, la gorlese Maria Rosa Ravizza: «Siamo ormai giunti alla alla dodicesima edizione e ogni anno c’è tanta voglia di impegnarsi per questa iniziativa».

Il titolo punta a celebrare il valore della storia: «L’abbiamo chiamata ‘Fischiava il treno’ perché per noi è proprio così: nella nostra valle c’era il trenino che passava e lo vogliamo raccontare. Ci si lamenta sempre che i giovani non conoscano il passato, per questa ragione ad ogni edizione cerchiamo di descrivere loro com’era il nostro paese in quegli anni, quando si udiva il fischio della locomotiva. Avremo chi fa il pane su una vecchia stufa, ci sarà la possibilità di scrivere una cartolina con il pennino, si vedrà un artigiano che batte il ferro, ci saranno vestiti d’epoca e leggeremo poesie in dialetto: un’immersione totale negli anni che furono».

Fondamentale, nella nascita della manifestazione, l’incontro con l’associazione ‘Amici della Ferrovia Valmorea’: «Il loro è un impegno che dura tutto l’anno, con l’obiettivo di ricordare il passato e la speranza di un ritorno del trenino in valle in futuro: il treno potrebbe collegare tutti i paesini, accompagnando cittadini e turisti a scoprire le bellezze del territorio; un progetto che contribuirebbe anche alla diminuzione del traffico. E’ un sogno, ma lo si porta avanti cercando intanto di valorizzare e proteggere la nostra valle».

Anche a Gorla Minore si lavora in tal senso:«“Noi cerchiamo di mettere a frutto questi valori, facendo qualcosa di concreto: grazie infatti a quello che raccogliamo ogni anno riusciamo ad occuparci del verde. Non racimoliamo una gran cifra, perché non vogliamo mercatini né gazebo: crediamo fortemente che la valle vada vissuta per quello che è. Raccogliamo però abbastanza per pagare un paio di falciature dell’erba e va bene così».

Un impegno che vuole coinvolgere tutto il paese: «Teniamo molto a collaborare con le realtà locali: ad esempio nel fondovalle c’è un vecchio ponticello, che fino a qualche anno fa era arrugginito e malridotto. Grazie all’intervento della ditta Evo, che si è occupata della sua sistemazione, adesso possiamo utilizzarlo per le attività con i bambini, giocando a ‘pescare’ insieme».

Tanta voglia di riimmergersi nelle atmosfere del passato, quindi, del tempo in cui in cui le scalette che collegavano al paese erano scese da tanti gorlesi, che arrivavano in valle per lavorare nelle manifatture locali. Oppure dai tanti che si spostavano, grazie al trenino della Valmorea, in altri paesi del territorio: voglia di ricordare tutto questo, ma non solo.

Altrettanto forte, negli organizzatori, è il desiderio di occuparsi del futuro: «Quest’anno avremo un’attenzione speciale per l’ambiente, di cui tanto si parla e che tutti possiamo aiutare, anche con gesti piccoli – racconta Maria Rosa – Grazie alla collaborazione con il Cipta, avremo un angolo dedicato alla natura e al mondo intorno a noi, con consigli sul consumo dell’acqua, sui fiori da piantare per aiutare l’impollinazione, sul rispetto ambientale. Piccole attenzioni, ma fondamentali».

Tutto pronto, dunque, per ‘Fischiava il treno’, che domenica dalle 12 alle 18 animerà il fondovalle nei pressi della vecchia stazione gorlese: dopo il saluto delle Autorità e la benedizione del parroco, ci saranno aperitivo e pranzo per tutti i presenti; subito dopo la macchina del tempo riporterà Gorla Minore ai primi anni del secolo: «Dobbiamo ricordare la nostra storia – conclude Ravizza – il passato è importante perché ci ha aiutato ad arrivare fino ad oggi».

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Pubblicato il 11 Ottobre 2019
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