Via Maletti intitolata ai “Martiri cristiani“

Dopo l'assemblea pubblica coi cittadini, la delibera nell'ultima seduta di giunta. Decisione “a concreta testimonianza della condanna“ del massacro di Debre Libanos, nel 1937

La via Pietro Maletti a Cocquio

Ne hanno scritto gli storici dell’età contemporanea, importanti giornalisti come Gian Antonio Stella e di recente i principali quotidiani nazionali, di quanto avvenuto a Debre Libanos, in Etiopia, nella primavera del 1937 e chi furono le mani che firmarono gli ordini per l’eccidio di monaci e fedeli del culto cristiano locale.

Galleria fotografica

La via Pietro Maletti a Cocquio 4 di 5

Sono queste e motivazioni, in sintesi, della delibera di giunta approvata ieri sera, giovedì 27 febbraio, dall’amministrazione comunale di Cocquio Trevisago per togliere la titolazione di una strada del paese al generale responsabile di aver dato l’ordine di eseguire il massacro, Pietro Maletti, originario di Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, ma “di casa“ in paese.

Un atto di indirizzo arrivato all’indomani del consiglio comunale nel quale il sindaco Danilo Centrella illustrò i motivi di quella decisione, già espressi in uno scritto reso pubblico attraverso i giornali.

In quell’occasione al termine del consiglio comunale la seduta divenne pubblica e venne data la possibilità ai residenti, e in generale a tutti i cittadini (tanto che erano presenti fra il pubblico anche persone che provenivano dai paesi vicini), di dare un parere su quella scelta.

Oltre alle preoccupazioni per il cambiamento di nome su documenti e utenze nulla, dal punto di vista etico, venne sollevato circa l’opportunità del cambio di nome della via.

L’unico dubbio riguardava proprio il nome da dare alla via: alcuni preferivano la titolazione a personaggi di Cocquio Trevisago (l’ex parroco don Luigi Colnaghi o la stilista Fernanda Gattinoni), ma alla fine la decisione dell’amministrazione è caduta su una toponomastica dagli aspetti più ampi possibile, quesi inclusivi, e legati nel dettaglio ad una sorta di “risarcimento morale“ da dedicare alle vittime di quell’eccidio. 

Nella delibera di giunta dunque la decisione è ricaduta su “via Martiri Cristiani”, proprio per ricordare quei morti: «Considerato che il sindaco, al termine della seduta del consiglio comunale tenutasi il 10.2.2020, durante un incontro aperto a tutti i cittadini, ha illustrato quanto sopra sinteticamente esposto circa la figura del Generale Maletti e la gravità dell’azione dallo stesso compiuta, tale da rendere opportuno e necessario il cambiamento della denominazione della via a lui dedicata, a concreta testimonianza della condanna di tale azione, anche come atto di coerenza ai valori antifascisti e più in generale di rispetto della vita umana, che questo Paese e questa amministrazione esprimono; Ritenuto altresì che, a conferma dei valori enunciati, il toponimo in parola debba essere sostituito con quello di “via Martiri Cristiani”».

elementari maletti foto

Quale fondamento storico-scientifico della delibera, la giunta di Cocquio Trevisago ha richiamato, si diceva, la recente storiografia sull’episodio di Debre Libanos, come “La repressione fascista in Etiopia: la ricostruzione del massacro di Debrà Libanòs” – “Studi Piacentini”, n. 21/1997- L. Campbell e Gabre-Tsadik Degife,  ma anche alcuni servizi giornalistici relativamente recenti: il docufilm realizzato da Antonello Carvigiani trasmesso da TV2000 il 21 maggio 2016 di cui all’articolo, di Andrea Tornielli pubblicato sul quotidiano “La Stampa” il 18 maggio/2016.

E ancora gli articoli di Gian Antonio Stella “Il Corriere della Sera” 17 febbraio 2017 e Andrea Riccardi, fondatore della comunità Sant’Egidio, “Religioni e civiltà”, magazine
“Sette” del “Corriere della Sera” 14 ottobre 2016.

Anche Varesenews, a onor del vero, fu tra i primi giornali a sollevare il tema della titolazione non solo della strada al generale Maletti, ma anche dell’immobile che un tempo ospitava le scuole elementari del paese, titolazione ancora persistente sebbene la costruzione che si trova nei pressi del municipio sia ora adibita ad alti scopi (nella foto qui sopra).

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

Un giornale è come un amico, non sempre sei tu a sceglierlo ma una volta che c’è ti sarà fedele. Ogni giorno leali verso le idee di tutti, sostenete il nostro lavoro.

Pubblicato il 28 Febbraio 2020
Leggi i commenti

Galleria fotografica

La via Pietro Maletti a Cocquio 4 di 5

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.