L’ex “tigrotto” Bruccini e quella scelta che fa arrabbiare la sua società
Il centrocampista, già bandiera della Pro Patria, ha rifiutato di prendere parte alla trasferta del Cosenza a Verona mentre l'Italia stava chiudendo i battenti. Il suo club minaccia provvedimenti
Mirko Bruccini, ha detto “no”. Mentre tutta l’Italia si accingeva a chiudere i battenti, nei minuti in cui il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte annunciava misure drastiche per tutto il territorio nazionale nell’ottica del contenimento del coronavirus, allo stadio “Bentegodi” di Verona andava in scena l’ultima recita del calcio nazionale, il match di Serie B tra Chievo e Cosenza.
Senza, però, il capitano dei calabresi in campo, Mirko Bruccini, né il compagno di colori Tommaso D’Orazio, rimasti a casa proprio perché non se la sono sentita di viaggiare, giocare, pernottare e ritornare al Sud in un momento di emergenza sanitaria nazionale.
Bruccini è un volto ben noto agli appassionati di calcio della nostra provincia: 34 anni, nato e cresciuto a La Spezia, ha alle spalle una lunga esperienza a Busto Arsizio con la maglia della Pro Patria. Arrivato allo “Speroni” nell’estate del 2008 (l’annata del “dream team” che arrivò a un passo dalla promozione in Serie B), vi è rimasto per ben cinque stagioni e mezzo, sino al gennaio del 2014 quando passò alla Cremonese. In tutto il “Brucio” ha collezionato oltre 170 presenze con i Tigrotti in gare ufficiali, con 21 reti messe a segno.
La scelta di Bruccini e D’Orazio non è stata presa bene dalla dirigenza del Cosenza: la società rossoblu (sconfitta, nel frattempo, 2-0 dal Chievo) ha emesso un comunicato (lo leggete qui sotto) piuttosto minaccioso nei confronti dei due giocatori “dissidenti”, rei – evidentemente – di aver pensato con la propria testa e di aver avuto umano timore davanti a una situazione estremamente grave.
«La Societá Cosenza Calcio, in merito alla mancata partecipazione alla trasferta di Verona da parte dei calciatori Sig. Mirko Bruccini e Sig. Tommaso D’Orazio, i quali, pur regolarmente convocati per la partita Chievo – Cosenza hanno rifiutato di imbarcarsi con il resto dei componenti della squadra e dello staff, si riserva di assumere nei riguardi dei predetti tesserati ogni più opportuna iniziativa».
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