Sul bonus al comparto sanità, Cgil Cisl e Uil replicano a Fials

Le sigle sindacali rivendicano la serietà e l'impegno del proprio operato

Infermieri dell'Asst Valle Olona

Le segreterie territoriali dei sindacati confederali replicano al duro attacco portato dalle due sigle del comparto sanitario Fials e Nursing Up in merito ai bonus previsto per gli operatori:

«In merito all’accordo Regionale sulla premialità del personale ospedaliero coinvolto in questi mesi nell’emergenza Covid, abbiamo letto l’articolo recentemente pubblicato su Varesenews e siamo notevolmente sorpresi e nel contempo dispiaciuti che due sigle sindacali abbiano strumentalizzato l’intesa regionale unicamente per ottenere maggiore visibilità.

Certamente la coerenza non è il punto forte della FIALS che attacca chi ha firmato tale accordo, ma omette di dire che era pronta a firmarlo anch’essa solo se fosse stato stralciato dal pacchetto che prevedeva anche l’intesa sulle RAR (Risorse Aggiuntive Regionali).
Però, mentre la Segreteria della FIALS urla allo scandalo, la RSU della ASST Sette Laghi di Varese, a maggioranza FIALS, ieri (17 giugno 2020) tramite il proprio Coordinatore (Rappresentante della FIALS) ha ribadito la propria adesione a tutto il pacchetto regionale, comprese le RAR e la premialità emergenza Covid e al Niguarda di Milano la Segreteria Aziendale, sempre della FIALS, in data 9 giugno ha siglato lo stesso accordo regionale tanto criticato e denigrato nei suoi volantini.

Ma che fine ha fatto la tanto declamata coerenza ?
La verità è un’altra e una sola, ovvero che i soldi messi a disposizione per riconoscere ai lavoratori l’emergenza COVID, sono stati erogati al lordo di IRAP e degli oneri riflessi e pertanto solo tre potevano essere le soluzioni praticabili in alternativa a quanto deciso:
1 – ridurre in modo significativo le singole quote;
2 – confermare le quote stabilite ma ridurre notevolmente la platea dei lavoratori coinvolti a tale premialità;
3 – lasciare invariate le quote concordate e coprire le somme IRAP e gli oneri riflessi con parte dei fondi destinati al riconoscimento delle indennità di malattie infettive e degli straordinari generati nel periodo di pandemia.

Altre soluzioni non utopistiche e fantasiose non ce n’erano e la FIALS (ma anche la sua stampella NURSING UP) ne era consapevole e, di fatto, pronta a firmare l’accordo.
Troppo comodo gridare allo scandalo nei volantini e lasciare le responsabilità delle decisioni ad altri, tranne poi firmare, in alcune aziende, intese che sono la copia di quella regionale.

Coerenza e responsabilità a volte non vanno a braccetto e CGIL CISL e UIL, come al solito, hanno dimostrato di affrontare la questione con estrema serietà e impegno, salvaguardando l’erogazione, nello stipendio di giugno prossimo, sia delle RAR 2020 che delle quote stabilite dall’accordo regionale salvaguardando (contrariamente a quello che sostengono FIALS e NURSING UP) le indennità di rischio e dello straordinario in emergenza COVID.
Segreterie Territoriali
FP CGIL – CISL FP – UIL FPL»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Giugno 2020
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