Sull’edilizia a Oggiona con Santo Stefano protesta dei cittadini e dimissioni dell’assessore Colombo

Consiglio molto animato sull'operazione urbanistica prevista tra centro e periferia di Santo Stefano. L'assessore accusa la maggioranza di essere ostaggio della paura e rompe platealmente

Oggiona con Santo Stefano generiche

Protesta fuori dal municipio, seduta a porte chiuse, l’assessore ai lavori pubblici che a fine seduta se ne va sbattendo (metaforicamente) la porta, la maggioranza che gli volta le spalle. Serata molto animata, a Oggiona con Santo Stefano, dove il consiglio comunale era chiamato ad approvare un piano edilizio che prevedeva anche il “sacrificio” dell’area giochi di via delle Arti, piccolo spazio verde che serve i quartiere di villette alla periferia di Santo Stefano.

All’ordine del giorno era prevista una Variante al Pgt con un’operazione ampia di modifica urbanistica: in sostanza viene prevista la riqualificazione dell’area via Aldo Moro-via Bonacalza in cambio di nuovi interventi edilizi su due aree fino ad oggi “a standard”, vale a dire un terreno in via 8 marzo e il piccolo parchetto tra le case in via delle Arti.

Il tema – la rinuncia a un pezzo di verde, per di più già attrezzato – era già destinato ad accendere le polveri dello scontro. Politico, tra maggioranza e opposizione, ma anche tra amministrazione e cittadini: fuori dal palazzo del Municipio si è infatti riunita una piccola folla di persone interessate che hanno scoperto di non poter partecipare, causa le limitazioni anti-Covid ancora vigenti.

La variante urbanistica divideva maggioranza e opposizione, ma il vero scontro si è acceso proprio di fronte alla presenza dei cittadini. Di fronte alle proteste l’assessore Piero Colombo (che portava in consiglio l’operazione urbanistica) ha proposto uno stop, con «rinvio» a dopo la fase emergenziale, quando cioè si potrà discutere con pubblico un aula. Proposta valutata nel corso di una sospensione della seduta ma infine rigettata: l’intera maggioranza ha infatti deciso di proseguire, marcando la distanza dall’assessore (l’opposizione – prudente – si è astenuta)

Si è così andati avanti così con la discussione sull’operazione urbanistica. Con la maggioranza che ha difeso le ragioni dello “scambio” edificatorio, che consentirà di realizzare in centro a Santo Stefano un parcheggio per la scuola materna.

L’opposizione ha criticato gli aspetti di modifica della viabilità (qualche dubbio emergeva anche dalla relazione della Polizia Locale), la sicurezza di un parcheggio che richiede attraversamento venendo dall’asilo, ma soprattutto la cessione di aree standard: «È inconcepibile che un ente comunale trasformi in edificabili le ultime aree verdi di sua proprietà per poi cederle in convenzione ad un privato cittadino. È altresì inconcepibile che questo stia avvenendo senza nessuna manifestazione di interesse o bando pubblico», hanno detto i consiglieri di minoranza Aurora Leone, Andrea Malnati, Stefano Baggini, Angelo Zuppelli.  Viene di conseguenza contestata anche la procedura urbnistica scelt: per completare l’operazione serviva «una Variante generale e non puntuale al Pgt», ha incalzato l’opposizione, che ha detto che la cosa lascia «l’impressione che l’operazione sia ad esclusivo vantaggio dell’investitore».

Oggiona con Santo Stefano generiche
La zona di via delle Arti a Santo Stefano, con il parchetto al centro

In ogni caso, nel merito della questione la maggioranza si è mossa compatta, con voto favorevole: si tratta del primo passaggio (l’adozione) dei due in consiglio comunale che la Legge richiede per operazioni urbanistiche, si dovrà poi passare dall’approvazione definitiva. L’assessore Colombo (esterno, Lega Nord) ha rivendicato l’operazione che porterà «sicurezza per tutti i cittadini e una nuova viabilità»

Oggiona con Santo Stefano generiche
Un altro momento della protesta fuori dal palazzo municipale

Al di là del merito, però, la serata ha aperto un nuovo fronte di scontro: l’assessore Piero Colombo ha rotto in maniera plateale con il sindaco Stefania Maffioli e con la maggioranza. 

Colombo è intervenuto in aula difendendo le ragioni dell’operazione urbanistica, ma facendo emergere grande tensione esistente in maggioranza. Ha parlato di una maggioranza «morsa dalla incapacità di vedere lontano e dalla paura della minoranza, dalla paura dei giudizi dati sui social, dalla paura di investire e dal suo modo di agire». Ha accennato anche ad «un epiteto» e a una «considerazione irripetibile» a suo carico emerse durante le riunioni, ha contestato al sindaco Maffioli di aver invaso prerogative del consiglio e ha espresso criticità sul progetto di piazza Italia, un altro capitolo ancora aperto. Colombo ha anche polemicamente ringraziato l’opposizione: «Se chiedevate formalmente le mie dimissioni l’anno scorso, mi avreste facilitato il dilemma».

Nel dare l’addio alla squadra, Colombo ha lanciato anche un appello all’ex sindaco Malnati e al segretario di Circoscrizione (della Lega) Cervini, «che possono avere la capacità di creare un nuovo progetto dialogando tra di loro e con i rispettivi gruppi dai quali può sicuramente scaturire un gruppo di grande spessore amministrativo».

L’annuncio delle dimissioni di Colombo ha provocato anche l’uscita dall’aula dei consiglieri di maggioranza, sdegnati dalla scelta.

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Pubblicato il 24 Giugno 2020
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Commenti

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  1. Matteo Malcom Zen
    Scritto da Matteo Malcom Zen

    C’è da dire che alla luce dei fatti l’assessore ha ragione. La giunta Maffioli personalmente non mi piace molto. Inoltre basti fare un giro in piazza italia per capire tante cose…

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