“Erika ha raggiunto le cime più alte”: il funerale dell’alpinista a Samarate
L'ultimo commosso saluto di Samarate a Erika Giorgetti, l'alpinista morta in un incidente sulle Alpi in Valle D'Aosta

Una folla gremita si è riunita dentro la chiesa della Santissima Trinità di Samarate e fuori sul piazzale per dare l’ultimo saluto a Erika Giorgetti, l’alpinista trentaseienne morta tragicamente a Rothorn, sulle cime delle Alpi valdostane.
A celebrare la cerimonia il vescovo Luigi Stucchi; erano presenti in rappresentanza delle istituzioni cittadine, insieme al sindaco di Ferno Filippo Gesualdi, Enrico Puricelli, gli assessori Nicoletta Alampi e Lorenzo Pozzi, la presidentessa del consiglio comunale Rossella Caligiuri.
Il vescovo ha portato le condoglianze dell’arcivescovo Mario Delpini: «Desidero partecipare al dolore e alla preghiera della famiglia e agli amici di Erika: giovane, esperta, socievole, preziosa e insostituibile. Tutto ciò incoraggia ad auspicare che Erika abbia raggiunto delle cime più alte, dove sorride e dice a tutti noi che ci è più vicina che mai». Stucchi, nella sua predica, ha detto che «ci è stata tolta una perla bellissima, ma che non è finita nel precipizio: Erika appartiene già all’eternità».
«Oggi per noi è un giorno triste», ha commentato Iuri Valter De Tomasi dei Genieri di Samarate, «abbiamo perso un’amica e una persona che rappresentava qualcosa di particolare. Insieme alla sua famiglia ha sempre trasformato le lacrime in un sorriso: trovarci nella situazione all’inverso è difficile. L’impegno che ci poniamo è di fare qualcosa in onore di Erika, che lascerà il segno». Il Geniere ha poi portato i saluti e le condoglianze di Angelo Borrelli, capo del dipartimento di Protezione Civile: «Cari Fabrizia e Giuseppe, la tragica scomparsa di vostra figlia ha lasciato me e i miei colleghi attoniti. Era una donna determinata, contenta, sensibile e altruista: ora quelle montagne che l’hanno tragicamente strappata alla vita hanno una stella in più, che continuerà a brillare e a illuminare il vostro percorso».
«Tutta l’amministrazione e la cittadinanza si stringe attorno alla famiglia», ha dichiarato il primo cittadino, «seppur non abitasse più a Samarate, è sempre stata attiva nella comunità e la salutiamo con profondo dispiacere. Il suo ricordo rimarrà nei nostri cuori: come diceva Sant’Agostino, coloro che abbiamo amato e perduto non sono più dove erano, ma ovunque noi siamo».
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