In un anno più che raddoppiate le richieste di aiuto delle donne maltrattate
I dati registrati in O.R.A. (Osservatorio Regionale Antiviolenza) raccontano che le donne prese in carico dai Centri Antiviolenza delle reti territoriali sono state 6.527, di cui 1913 hanno avviato il percorso nel 2020. Le chiamate effettuate al 1522 sono raddoppiate rispetto all'anno scorso (+118,8%), 2055 in totale, ossia il 13,4% delle chiamate a livello nazionale

Il 25 febbraio scorso, Regione Lombardia ha adottato il ‘Piano Quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne 2020-2023’, ossia un pacchetto di azioni concrete e sperimentali senza precedenti, per contrastare un fenomeno ancora purtroppo in crescita.
Tra le novità più rilevanti, la presa in carico degli orfani delle vittime di femminicidio e dei minori vittime di violenza assistita, oltre ad un programma di interventi per il sostegno abitativo, l’inserimento abitativo e l’accompagnamento alla fuoriuscita dalla violenza.
«Regione Lombardia, intercettando le criticità derivanti dal lockdown, inoltre – ha spiegato l’assessore alla Famiglia e Pari Opportunità Silvia Piani – non si è fermata. I centri antiviolenza hanno continuato a garantire reperibilità telefonica e attività di contrasto anche nei mesi più duri».
«La pandemia e il maggior isolamento domiciliare hanno infatti aumentato le richieste di aiuto da parte delle vittime di violenza. L’emergenza epidemiologica e la conseguente convivenza forzata indotta da limitazioni di carattere logistico – ha aggiunto – hanno fortemente inciso sull’evoluzione del fenomeno, generando maggiori difficoltà ad accedere ai servizi di assistenza e accoglienza».
( QUI L’ESEMPIO DELLA CASA RIFUGIO DI VARESE)
“La violenza sulle donne è aumentata: la nostra casa rifugio è rimasta sola nell’emergenza”
«La pandemia e il maggior isolamento domiciliare hanno infatti aumentato le richieste di aiuto da parte delle vittime di violenza. L’emergenza epidemiologica e la conseguente convivenza forzata indotta da limitazioni di carattere logistico – ha aggiunto – hanno fortemente inciso sull’evoluzione del fenomeno, generando maggiori difficoltà ad accedere ai servizi di assistenza e accoglienza».
Nel dettaglio, al 15 ottobre, secondo i dati registrati in O.R.A. (Osservatorio Regionale Antiviolenza), complessivamente le donne prese in carico dai Centri Antiviolenza delle reti territoriali sono state 6.527, di cui 1913 hanno avviato il percorso nel 2020. Le chiamate effettuate al 1522 sono raddoppiate rispetto all’anno scorso (+118,8%), 2055 in totale, ossia il 13,4% delle chiamate a livello nazionale.
In riferimento alla delicata contingenza epidemiologica sono state perciò destinati 200.000 euro per il riconoscimento delle spese sostenute dalle reti antiviolenza nel periodo di emergenza Covid-19 sia nell’ambito degli interventi di prevenzione, che di contrasto alla violenza.
Oggi, durante la seduta settimanale del Consiglio regionale, come è ormai tradizione, gli assessori e i consiglieri regionali hanno indossato la maglietta che propone la nuova immagine che Regione utilizzerà per contrassegnare le iniziative e sensibilizzare tutti sul messaggio antiviolenza.
Inoltre, a partire da questa sera sul Palazzo Pirelli comparirà la scritta ‘Non sei da sola’ e Palazzo Lombardia sarà illuminato di blu
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