Alla scoperta del Nord Africa a Malpensa, con la mostra fotografica di Rui Pires

"Barbere portraits" è in mostra allo spazio espositivo Photosquare del Terminal 1

mostra rui pire marzo 2022

Si è inaugurata oggi, martedì 1 marzo, all’aeroporto di Milano Malpensa Berbere Portraits una esposizione fotografica fine art di Rui Pires, affermato fotografo portoghese inserito nella collezione dell’Archivio fotografico italiano.

Si rinnova l’accordo tra Sea e l’Afi, per la gestione dello spazio espositivo Photosquare collocato al Terminal 1 dell’Aeroporto di Malpensa, con un programma di mostre, di autori italiani e internazionali su
temi differenti, da cui spiccano professionalità, progettualità e stile, avvalorati dalla stampa fine art.
Curatore dell’iniziativa Claudio Argentiero, presidente dell’Afi, che ha messo a disposizione la propria esperienza ventennale nel settore, attivando contatti con gli artisti in un dialogo aperto capace di tradurre esperienze in pulsioni emotive, da condividere con i viaggiatori che transitano verso mete differenti.

Berbere Portraits 

Berbere Portraits è un progetto a lungo termine del fotografo portoghese Rui Pires, un documentario sociale fotografico e video iniziato nel 2009 sulle tribù Berbere, il
gruppo etnico autoctono del Nord Africa di stanza ad ovest della Valle del Nilo, in particolare in Marocco, Tunisia e Algeria.

Le immagini di Pires, entrato in sintonia con la gente del posto che lo ha accolto nelle proprie abitazioni, indagano con particolare attenzione la dimensione sociale e la vita quotidiana dei popoli dell’area desertica: vita, volti e paesaggi racchiusi in una luce affascinante, che attraversa il concetto di luogo per inoltrarsi in visioni più umanistiche e spirituali.

«Photosquare da alcuni anni accoglie mostre suggestive con un rimando al viaggio, alla meta, celebrandone i panorami dei diversi territori – ha dichiarato Alessandro Fidato, Chief Operating Officer di Sea – abbiamo sempre voluto suscitare suggestioni ed emozioni scegliendo scatti che ritraessero luoghi differenti, ma sempre evocativi di un viaggio. Un racconto che oggi ci porta lontano, nei paesaggi desertici dove Rui con i suoi colori decisi e la sapiente armonia ci illustra una popolazione attraverso i volti segnati dal sole, le abitazioni di fango e i cammelli, gli spazi sconfinati del deserto e le sue dune».

mostra rui pire marzo 2022

L’identità berbera – o, nella loro stessa lingua, Amazigh, che significherebbe in origine “uomini liberi” – è rappresentata da diverse etnie, tra cui una delle più famose è quella dei Touareg, e racconta la storia e la geografia del Nord Africa. Storicamente parlano la lingua berbera, ma anche lingue straniere come il francese o lo spagnolo, ereditati dall’occupazione europea, e dialetti arabi appresi in seguito alla diffusione dell’Islam e all’immigrazione di alcune tribù arabe nella regione.

Chi è Rui Pires

Rui Pires è un fotografo portoghese nato nel 1968. Si definisce un artista di stampo classico, la cui passione per la fotografia nasce dal desiderio di raccontare storie di vita, unendo la fotografia geografica al reportage sociale. Nel 2009 inizia la ricerca dal titolo “Terre di Allah”, un documentario sulla vita delle tribù nomadi Berbere-Touareg nel Nord Africa e nel deserto del Sahara. Pires, che è membro della Photographic Society of America, insegna fotografia e collabora con ong e governi; ha pubblicato i suoi lavori su numerose riviste e pubblicazioni in vari Paesi, vincendo prestigiosi premi e ottenendo importanti riconoscimenti.
Sue immagini fanno parte di collezioni pubbliche e private tra cui l’Afi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Marzo 2022
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