I boschi di Varese si dissetano, arrivano morchelle, salamandre e tritoni

Una passeggiata anche sotto cieli grigi regala incontri inaspettati con creature magiche, frutto della primavera

I boschi di primavera

Gambo chiaro e testa come un piccolo alveare abbandonato: l’aspeto delle morchelle, funghi della primavera, somiglia ad una casa in miniatura che trova spazio nel sottobosco ancora scarno di felci e delle grosse chiomature di verde.

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«All’ennesima uscita, dopo le prime piogge consistenti tra venerdì 22 e sabato 23 aprile, sono riuscito a trovare i primi esemplari di Morchella vularis, segno che in questo caso, la sufficiente disponibilità di acqua nei substrati organici presenti nel terreno sia effettivamente determinante per stimolare la fruttificazione di questi funghi anche se, personalmente, non escluderei la partecipazione attiva di alcune specie arboree magari mediante l’emissione di essudati radicali in grado di stimolare la flora fungina circostante anche se non direttamente in simbiosi con le radici dell’albero», informa l’agronomo Valerio Montonati che racconta della sua passione per i funghi, anche per questi che arrivano fra il 25 aprile e il primo maggio soprattutto sotto i frassini.

Incontri che sarebbe sbagliato descrivere come inaspettati: tutt’altro, visto che queste presenze rappresentano uno dei pochi baluardi a difesa del concetto di stagione, messo in dubbio da cambiamento climatico e sconvolgimento meteorologico. Invece anche quest’anno le morchelle sono arrivate: si colgono e vanno cucinate prima di consumarle, meglio se mostrate a qualche esperto per evitare sorprese (si puliscono e si tagliano in quattro, filo d’olio, soffritto di cipolla e si uniscono i funghi per 10 minuti, poi si fa saltare  tutto con le tagliatelle: pepe nero e vernaccia di San Gimignano nda).

Ma in queste giornate di primavera inoltrata, stagione che ora sta per esplodere e arrivare nel vivo ma che pareva sospesa, come una molla carica per via dell’assenza di piogge, fanno capolino anche altri esseri meravigliosi, stavolta appartenenti al regno animale, che popolano rogge e piccoli corsi d’acqua che tornano a riempirsi.

Sono salamandre e tritoni.

I boschi di primavera

Le prime hanno fatto compagnia ai camminatori di VaInGiro, l’edizione di cammino tutto varesino e che consiste nella scoperta dei sentieri fra nord e sud del Varesotto: poco dopo la partenza, di questa mattina, 24 aprile, i camminatori sopra Maccagno ne hanno trovate diverse: esseri anfibi scuri con macchie gialle che si stagliano nei torrenti, da osservare con rispetto e amare.

Anfibi sono anche i tritoni che in questo caso – vedi la gallery – sono stati immortalati e inseriti in un progetto di “Citizen Sciencelanciato in Valcuvia che si chiama #orinosmartvillage entrato nel vivo: in accoppiata con un docufilm sulle tradizioni e i modi di vivere del piccolo borgo del Campo dei Fiori, a ciascun cittadino è consentito raccogliere spunti di storia e natura da postare sulla pagina instagram appositamente predisposta a guisa di raccoglitore. E così la presenza di questi anfibi indice di una natura ancora incontaminata accompagna chi si muove fra i sentieri e i boschi di aprile.

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Pubblicato il 24 Aprile 2022
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