Dormivano e spacciavano nel bosco tra Sumirago, Albizzate e Jerago: arrestati all’alba da un blitz dei carabinieri
Grazie all'abile operato di Mitch, un membro a quattro zampe del Nucleo Cinofili, sono state recuperate diverse dosi di stupefacenti, materiale per il confezionamento e telefoni cellulari utilizzati per gestire la rete di clienti
Dormivano nel bosco che avevano trasformato in una base di spaccio e sono stati sorpresi nel sonno dai carabinieri. L’operazione è stata comunicata dal comando di Gallarate e potrebbe trattarsi dei movimenti che erano stati notati all’alba di una decina di giorni fa da diversi passanti (LEGGI QUI).
In una importante operazione dei Carabinieri della Compagnia di Gallarate, un’area boschiva tra Sumirago, Albizzate e Jerago con Orago è stata identificata come luogo di spaccio di droga. Una zona già tristemente nota per il fenomeno e costantemente monitorata. La nuova azione, che si inserisce in un più ampio contesto di contrasto allo spaccio di stupefacenti, ha portato però ora alla denuncia di due cittadini marocchini.
Il controllo del territorio e l’osservazione costante da parte dei Carabinieri della Stazione di Albizzate ha permesso di rilevare un insolito e anomalo movimento in un bosco di Sumirago, facilmente accessibile anche da sentieri che conducono ad Albizzate e Jerago con Orago. L’analisi ha portato alla conclusione che l’area era stata nuovamente trasformata in una postazione di spaccio da parte di due cittadini magrebini.
Attraverso paziente monitoraggio delle zone dove avvenivano le cessioni di stupefacenti, gli investigatori sono riusciti a identificare i percorsi utilizzati dagli spacciatori per raggiungere il loro rifugio nel bosco.
Nelle prime ore dell’alba, un’imponente forza d’intervento composta dai Carabinieri della Compagnia di Gallarate e dal Nucleo Cinofili di Casatenovo è riuscita a fare irruzione nel bosco, sorprendendo i due spacciatori nel sonno.
Grazie all’abile operato di Mitch, un membro a quattro zampe del Nucleo Cinofili, sono state recuperate diverse dosi di stupefacenti, materiale per il confezionamento e telefoni cellulari utilizzati per gestire la rete di clienti. È stato inoltre sequestrato un bastone che i due cittadini marocchini avevano con sé, presumibilmente per difendersi da potenziali minacce.
I due spacciatori sono stati denunciati per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e condotti alla Questura di Varese, per la valutazione di una possibile espulsione dal territorio nazionale.
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