Venegono Superiore
Lo spettacolo “Francesco. La benedizione di un povero” in scena a Venegono Superiore
Lo spettacolo è una produzione italo-svizzera, sostenuta, oltre che da Compagnia Exire, anche dall’associazione ticinese Culturainsieme
Venerdì 9 giugno, a Venegono Superiore, presso il Castello dei Comboniani (in caso di maltempo nella chiesa di san Giorgio) andrà in scena lo spettacolo “Francesco. La benedizione di un povero”, su drammaturgia originale di Sergio Di Benedetto, con la presenza in scena di Matteo Bonanni, Angelo Zilio, Diego Becce, Giulia Marchesi e la regia di Fabio Sarti.
Lo spettacolo, previsto per le ore 21.15, a ingresso libero (ma è richiesta una prenotazione scrivendo a venegonosuperiore@chiesadimilano.it) è una produzione italo-svizzera, sostenuta, oltre che da Compagnia Exire, anche dall’associazione ticinese Culturainsieme; dopo il debutto dello scorso aprile in Ticino, nella splendida chiesa romanica di san Giorgio, ora Francesco. La benedizione di un povero approda in provincia di Varese, a Venegono Superiore, come evento artistico e spirituale sostenuto dalla parrocchia e dedicato ai dieci anni di sacerdozio di don Luca Ferrarese, sacerdote impegnato nella pastorale giovanile nelle comunità di Venegono (Superiore e Inferiore) e Castiglione Olona.
Lo spettacolo vuole seguire il desiderio di tornare a Francesco d’Assisi – figura indimenticabile, affascinante ancora oggi per credenti e non credenti – per cercare di capire attraverso il teatro cosa la sua vita, le sue scelte radicali, la sua spiritualità, la sua fede, la sua umanità possono dire e ispirare ancora oggi, nello scorcio di questo terzo millennio cristiano, a 800 anni (1223) dall’approvazione della Regola. È noto che Francesco, dal medioevo a oggi, è stato indagato dall’arte figurativa, dal teatro, finanche dal cinema, talvolta indugiando su stereotipi o trasformazioni poco fedeli alla sua grandezza e originalità.
Compagnia Exire vuole tornare alle origini; dichiara Sergio Di Benedetto, dramaturg della compagnia: «Abbiamo voluto tornare al genere del dramma sacro e del mistero medievale, dandone però una lettura attuale, lontano da una facile apologetica; desideriamo sostare su uno degli aspetti meno scrutati del ‘poverello d’Assisi’, ossia la sua ultima permanenza sulla montagna de La Verna: là Francesco, due anni prima della morte, conobbe la crisi, lo smarrimento, la solitudine, il dubbio, desiderando a tal punto la presenza di Dio da entrare in lotta con Lui. Da La Verna, oltrepassato l’umanissimo momento di fatica con i segni delle stigmate del crocifisso nella carne, Francesco giungerà fino ad Assisi, alla riconciliazione intima, all’incontro con Chiara, al Cantico delle Creature e alì definitivo, estremo, abbandono in Dio, la sera del 3 novembre 1226».
Lo spettacolo, costruito attorno alle vicende de La Verna in cinque misteri medievali – incorniciati da un prologo e un epilogo –, incarnerà questo tragitto, secondo lo sguardo dell’amico frate Leone, confidente di Francesco, che in seguito stese una delle prime cronache sul grande uomo d’Assisi e che fu anche amico di Chiara, altra figura che desideriamo indagare per restituirne, in controluce, la forza e la modernità. Sentiremo così ancora vibrare la profezia del poverello d’Assisi, eloquente anche per chi percorre le strade di questa nostra epoca, certamente diversa ma, nel profondo, abitata da tensioni e speranze simili, perché sono quelle dell’umanità in cammino nel tempo. Francesco.
La benedizione di un povero
Drammaturgia di SERGIO DI BENEDETTO
con (in ordine di apparizione): ANGELO ZILIO (frate Leone anziano),
MATTEO BONANNI (Francesco), DIEGO BECCE (frate Leone giovane),
GIULIA MARCHESI (Chiara)
Regia, scene e costumi di FABIO SARTI
Una produzione Compagnia Exire e Culturainsieme
Castello del Comboniani, venerdì 9 giugno, ore 21.15.
Ingresso libero con prenotazione, scrivendo a
venegonosuperiore@chiesadimilano.it