Ortodonzia, quanto dura un trattamento con apparecchio fisso o mobile?

Gli “apparecchi” sono oggi sempre meno invasivi e meno visibili, dunque sempre più facili da portare, ma rappresentano comunque un impegno e un disagio quotidiano

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Una delle questioni che ogni persona si pone quando si approccia a un trattamento ortodontico è senza dubbio quella della durata. Gli “apparecchi” – come vengono comunemente chiamati – sono oggi sempre meno invasivi e meno visibili, dunque sempre più facili da portare, ma rappresentano comunque un impegno e un disagio quotidiano, soprattutto estetico, nel caso di trattamenti tradizionali. Per questo chi si sottopone al trattamento è particolarmente interessato ai tempi. Quindi, quando parliamo di ortodonzia, quanto dura un trattamento?

Indicativamente, i trattamenti più semplici e facili durano circa 12 mesi. Movimenti minimi e molto localizzati possono richiedere anche solo 4-6 mesi. Trattamenti più complessi possono durare 30 o 36 mesi, questa è una percentuale molto piccola. Di media, un trattamento può durare intorno ai 18 mesi.

In questo articolo cerchiamo brevemente di approfondire il tema, con una premessa importante da tenere a mente: la durata del trattamento ortodontico dipende ovviamente dalla situazione di partenza, dal tipo di e da altre variabili che elencheremo di seguito: soltanto il vostro dentista di fiducia potrà darvi la risposta giusta relativamente alla vostra situazione.

APPARECCHIO FISSO (TRADIZIONALE O LINGUALE): QUANTO DURA IL TRATTAMENTO?

L’apparecchio fisso è la soluzione prevalente per i pazienti che presentano situazioni problematiche o necessitano di correzioni più decise. In estrema sintesi, questo tipo di apparecchio viene collocato nel lato esterno (apparecchio fisso tradizionale) o interno (apparecchio linguale) dei denti e si basa su un sistema di placche dette “brackets” collegate tra loro da un filo di metallo, che esercitano una trazione costante sulla dentatura, indirizzando i denti verso l’allineamento perfetto. L’ortodonzia tradizionale, quindi, è applicabile e rimovibile soltanto dal dentista.

L’apparecchio fisso può essere realizzato comunque con diversi materiali e forme per venire incontro alle esigenze dei pazienti, a seconda del modello e del produttore scelti.

Per quanto riguarda la durata del trattamento con bracket fissi, come già detto, le variabili sono numerose ma mediamente il tempo minimo è di 6 mesi fino e quello massimo di 2 anni. È importante evidenziare che in diversi casi, per una resa ottimale, è necessario alternare diversi dispositivi con funzioni specifiche, che ovviamente allungano la durata totale del trattamento.

APPARECCHIO INVISIBILE: QUANTO DURA?

I cosiddetti allineatori invisibili sono una soluzione sempre più richiesta dai pazienti. E il motivo è molto semplice. Sono meno invasivi (non prevedendo attacchi e fili in metallo) ed esteticamente più accettati. In buona sostanza si tratta di “mascherine” trasparenti che si incastrano sui denti e spostano gradualmente la loro posizione per portarli ad un allineamento il più perfetto possibile. Ad applicarle e rimuoverle, ogni giorno, è direttamente il paziente.

Ogni allineatore è pensato per ottenere un movimento dei denti di circa 0,2 millimetri e viene sostituito solitamente ogni 10-15 giorni per arrivare progressivamente al risultato desiderato. Il range dei tempi complessivi, comunque, non differisce di molto da quello degli apparecchi tradizionali: si va da un minimo di 6-9 mesi fino a un massimo di 24 mesi.

La gamma delle opzioni è davvero ampia e si va dalle proposte di Invisalign, leader del mercato, a soluzioni efficaci ma meno costose come quelle proposte dalla marca DR SMILE.

APPARECCHIO MOBILE O FISSO: QUALE DURA DI MENO?

Come abbiamo accennato, esistono diverse tipologie di trattamento ortodontico, dagli apparecchi fissi (tradizionali o linguali) alle alternative di allineatori invisibili e rimovibili. Mentre i primi esercitano la loro forza facendo leva su attacchi, le mascherine trasparenti vanno cambiate ogni 10-15 giorni e spostano gradualmente i denti da raddrizzare.

La forza esercitata da questi allineatori in materiale plastico è inferiore a quella esercitata dai bracket metallici attaccati ai denti, qualunque sia il loro tipo.

Ciò significa che i pazienti che hanno una malocclusione complessa realizzano trattamenti più lunghi con apparecchi rimovibili che con quelli fissi.

Per questo motivo, per malocclusioni gravi, conviene iniziare il trattamento con apparecchi fissi e, magari in una seconda fase, passare all’ortodonzia invisibile.

Nonostante questo, esistono persone che preferiscono indossare Invisalign, DR SMILE o qualsiasi altra marca di ortodonzia invisibile sapendo che il trattamento durerà più a lungo che con l’apparecchio fisso.

Si tratta comunque di una decisione personale che alcuni ortodontisti lasciano alla scelta del paziente in base all’importanza che attribuisce al proprio aspetto e all’estetica del sorriso.

Al termine del trattamento, sia con mascherine trasparenti che con bracket, si ottengono risultati ottimali.

DURATA DEL TRATTAMENTO ORTODONTICO, DA COSA DIPENDE?

Come anticipato, il fattore più importante che incide sulla durata di un trattamento ortodontico è il tipo o il grado di malocclusione o disallineamento che ha il paziente

Ad esempio, l’affollamento dei denti viene sempre corretto più rapidamente di un problema di morso o occlusione.

Detto questo, i principali fattori che determinano la durata dei trattamenti ortodontici sono i seguenti:

Corretta pianificazione

La fase che precede il posizionamento dell’apparecchio è fondamentale, poiché determina in gran parte il successo o l’insuccesso dei risultati.

Una buona pianificazione è determinata dall’ortodontista stesso (la sua esperienza, le sue qualifiche…) e anche dallo studio del caso effettuato in precedenza con radiografie e panoramiche dentali.

Età della persona

L’età del paziente influisce a seconda che sia un bambino o un adulto.

In altre parole, in tenera età, tra i sei ei dodici anni, è possibile effettuare in pochi mesi correzioni che richiederebbero molto più tempo in età adulta.

Alcune problematiche, da adulti, possono essere risolte solo attraverso la chirurgia ortognatica se l’origine del problema è scheletrica e non dentale.

Questo accade perché un bambino è ancora in fase di crescita, le ossa del tuo viso (mascella superiore e mandibola) sono molto malleabili e il loro sviluppo può essere corretto mediante l’ortodonzia intercettiva.

Collaborazione del paziente

Infine, la collaborazione della persona è fondamentale durante tutto il trattamento.

È quindi importante che il paziente mantenga un’adeguata igiene orale e che si spazzoli i denti dopo ogni pasto per evitare la comparsa di problemi orali che ostacolano il trattamento come carie, gengiviti o parodontiti.

Inoltre, in alcuni trattamenti ortodontici (con o senza attacchi) è necessario indossare elastici per correggere il morso. Se l’ortodontista prescrive questi elementi, è necessario utilizzarli con costanza e per il tempo indicato dal professionista.

IN CONCLUSIONE

Non è possibile rispondere in modo preciso alla domanda: “Ortodonzia, quanto dura?”. Dipende dalla situazione di partenza della singola persona (se il caso è semplice o complesso), dall’età (negli adulti le tempistiche sono solitamente più lunghe rispetto a bambini e adolescenti) e dalla risposta specifica del paziente al trattamento.

Di certo la tempistica non è una variabile determinante nello scegliere un apparecchio fisso rispetto a uno invisibile, a parità di condizioni la durata dei trattamenti è simile. I fattori decisivi sono altri e sono legati soprattutto al tipo di resa estetica che si vuole ottenere e ad alcuni elementi specifici che soltanto il vostro dentista di fiducia potrà indicarvi.

Di certo, per malocclusioni gravi, un trattamento con bracket fissi permette di raggiungere più rapidamente i risultati desiderati rispetto a un trattamento con ortodonzia invisibile che sarà più lento ma esteticamente più discreto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Luglio 2023
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