Varese
Donne e lavoro, un seminario con Cgil, Cisl e Uil di Varese
Conciliazione dei tempi di lavoro e cura è il tema che viene affrontato nel seminario organizzato dalle single sindacali
Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Varese hanno voluto dedicare un seminario al tema della conciliazione dei tempi di lavoro e cura in occasione della celebrazione della Giornata internazionale della donna. Se ne discuterà giovedì 7 marzo 2024, alle ore 14.30 presso il Salone Estense del Comune di Varese al seminario che vedrà la partecipazione di Linda Laura Sabbadini, già direttrice del dipartimento statistiche sociali ed ambientali di Istat, e Anna Danesi, consiglierà di Parità di Varese.
Il bisogno di conciliazione rappresenta un’esigenza che non trova immediata riposta nei tradizionali sistemi di protezione. È anzi percepito come “nuovo”, da affiancare ai bisogni di tutela della salute, di assistenza, di cura nelle condizioni di vecchiaia.
Oggi sono ancora le donne che lavorano a dover trovare un “faticoso” equilibrio tra le diverse dimensioni della vita. Le indagini sulla convalida delle dimissioni ne individuano la complessità di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, l’assenza di supporto per la cura dei figli, i costi per la cura e l’assistenza, e la difficoltà di accesso a regimi orari agevolati. Fattori che risultano le principali ragioni che inducono le donne lavoratrici a rinunciare al lavoro in caso di figli minori di 3 anni. Ma c’è di più: oltre al lavoro di cura dei bambini, in questi anni le famiglie si sono dovute impegnare nell’assistenza ai familiari anziani non autosufficienti.
Ecco perché, oggi, sempre di più il rapporto tra le dimensioni del lavoro e della famiglia genera bisogni che richiedono innovativi interventi di sostegno, tutela e promozione. Come organizzazioni sindacali affermiamo la necessità di rafforzare gli strumenti che promuovano un work life balance, un corretto bilanciamento tra gli impegni del lavoro e della cura dei propri famigliari, a partire dai figli, ma anche dei genitori, anche in considerazione dei positivi effetti che questi strumenti generano su piano economico ed occupazionale.
Riteniamo necessario, inoltre, si vada nella direzione di un investimento nelle politiche di conciliazione, come leva strategica per ridurre il gender gap occupazionale tra uomini e donne, per contrastare il rischio di vulnerabilità economica delle famiglie, per favorire il rafforzamento e la qualificazione dei servizi alle famiglie. Gli strumenti negoziati del welfare aziendale sono di rilevante importanza per favorire l’armonizzazione dei tempi, con misure dedicate che rispondano ai bisogni della famiglia, dalla cura dei bambini/e, alla cura dei familiari anziani e non autosufficienti, oltre che di flessibilità oraria e innovazione organizzativa.